Dalle pendici alla vetta del monte Nuria, per un giro dalla salita lunga e nell’ultima parte impegnativa, ma che regala un panorama meraviglioso e una discesa veloce e divertente.
Con la guida dei ragazzi di ASD MTB Monte Giano (Antrodoco) siamo tornati sul monte Nuria, visitato scorso anno senza però arrivare in cima.
In questa occasione siamo arrivati proprio sulla cima, di cui molti ci avevano parlato per la bellezza del panorama, ed effettivamente da li sopra la vista è eccezionale.
Si parte come scorsa volta dal paese di Borgo Velino, dove alla partenza si può anche approfittare del forno o dell’alimentari per fare scorte.
La salita rispetto al giro dello scorso anno è quasi totalmente su asfalto, almeno fino al rifugio Borgo Velino.
Fortunatamente questo tratto è poco ripido, con una pendenza costante fino al rifiugio e permette di scaldarsi bene.
Dopo una meritata sosta al rifugio Borgo Velino, dove i ragazzi di ASD Monte Giano ci hanno fatto trovare una cassa d’acqua, si entra nel vivo del giro.
Ora la salita da comodo e scorrevole asfalto diventa una carrareccia con pendenze sempre più impegnative, dove solo chi ha ebike o ottimo allenamento può rimanere in sella.
I tratti ripidi sono anche abbastanza lunghi e solo un breve falsopiano di fa riprendere fiato.
Al termine della sterrata, con picchi oltre il 25%, si prende un single track che attraversa prima un bellissimo boschetto per poi aprirsi regalando già i primi panorami.
Voltandosi si può apprezzare tutta la bellezza dei monti Reatini, dal monte Terminillo al monte Giano, ma anche davanti a noi c’è un panorama che lascia senza fiato… nel vero senso della parola 🙂
Quest’ultimo pezzo è da fare rigorosamente a spinta, anche se qualcuno con ebike è riuscito a pedalarlo fino in cima.
La vetta è però vicina, si intravede già la croce e una volta conquistata la cresta arriva il pezzo forte del panorama.
Una piccola cresta con un panorama a 360 gradi, dai monti reatini ai monti della Laga, compreso il monte Calvo visitato di recente.
Mentre noi ci preparavamo alla discesa, qualcuno era già pronto e si è messo subito all’opera… Nicola proprio non resiste ai roccioni!
Dalla vetta del monte Nuria ci sono 3 possibili modi di scendere fino al successivo rifugio, tramite un sentiero appena visibili, molto ripido e con forti pendenze (che è quello che trovate nella nostra traccia), si può prendere il sentiero CAI, molto scassato e poco ciclabile (ma a qualcuno potrebbe piacere) oppure si potrebbe andare in freeride e dal nurietta seguire una cresta che a valle riprende il sentiero CAI (prossimamente la faremo).
Dopo il primo tratto ripido e molto freeride, si prende un sentiero molto flow e veloce che porta sopra al rifugio De Angeli Romoso (Antrodoco), dove anche questa volta gli amici di ASD Monte Giano ci hanno fatto trovare un buonissimo ristoro!
Davvero da premiare questi ragazzi!!! Oltre al costante lavoro di pulizia dei sentieri, sono sempre molto disponibili e ospitali.
Da qui inizia ora la discesa che abbiamo percorso scorsa volta, un altro sentiero flow e veloce, ma davvero bello e divertente.
Nella parte finale, che si sviluppa nei famosi castagneti di Antrodoco, ci sono anche dei passaggi tecnici facili ma sfiziosi, con curve strette e passaggi su roccia.
Ringraziamo tutti gli amici che ci hanno fatto compagnia ma soprattutto i local per la guida e il ristoro, nonché ovviamente per la pulizia dei sentieri che troviamo sempre puliti.