Un giro AllMountain inedito a ridosso del monte Terminillo, ideato dai locals Roberto ed Edoardo, fratelli che condividendo la passione per la MTB e percorrendo questi sentieri ogni giorno, hanno voluto offrire a tutti i bikers in cerca di qualcosa di nuovo, un itinerario avvincente, godibile e non troppo difficile.
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Il Terminillo
Il monte Terminillo, con i suoi 2200mt di altitudine, è la vetta più alta dei monti Reatini, meta invernale di tantissimi amanti della montagna e dello sci, grazie ai suoi impianti sciistici, ed anche in estate è meta di appassionati delle due ruote, sia a motore che a pedali.
Gli amanti del ciclismo su strada affollano la lunga lingua d’asfalto che sale da Rieti fin su a Pian de’ Valli, salita costante dal fondo regolare, con panorami mozzafiato sulla valle del reatino, mentre gli amanti del fuoristrada trovano il loro bel da fare su sterrate e sentieri CAI.
Tante sono già le attività che vengono svolte sul massiccio del Terminillo, come marathon e cicloturistiche, mentre poco praticate sono le attività Gravity, Enduro, Freeride e DH, probabilmente per la mancanza di impianti di risalita. La località sciistica del Terminillo ad oggi conta ben 5 impianti di risalita, ma nessuno è aperto in estate. Un vero peccato, perché l’apertura di almeno una di queste funivie e la realizzazione di aree dedicate ai bikers, la località potrebbe diventare una interessante meta per gli amanti del Gravity, portando lavoro e turismo.
L’iniziativa dei local
La fantasia dei ragazzi del posto però, in particolare di Roberto ed Edoardo, entrambi amanti della DH e dell’Enduro, non si lascia imbrigliare. Fin da piccoli hanno percorso con le loro MTB i sentieri CAI, anche quelli meno frequentati, mantenendoli di fatto attivi con il passaggio. Roberto frequenta la facoltà di “Scienze della conservazione della foresta e della montagna” e da vero amante della montagna, ha tanta voglia di condividere le sue esperienze e la bellezza di questi luoghi con gli altri.
Oltre ai classici passaggi su sentieri CAI, esplorando la zona dietro casa, ha scoperto nuovi bellissimi percorsi, creati con il tempo, sia con il passaggio del bestiame, sia con il passaggio in bici. Molti amanti dell’Enduro conoscono alcuni di questi percorsi, come il sentiero del Duce e di San Rocco, ma tanti altri sono ancora poco conosciuti e frequentati.
Con la voglia di condividere questa passione e la speranza che la località si riempia piano piano di nuovi appassionati, Roberto ha ideato un giro in parte inedito e ci ha contattati per farcelo scoprire.
La salita fino a Pian de’ Valli
Dopo essere stati contattati, abbiamo avviato la nostra macchina organizzativa, cercando di reclutare amanti dell’AllMountain per andarlo a trovare, poi ci siamo presentati a Pian de’ Rosce con una decina di rider impazienti di scoprire i nuovi trail.
Il punto di partenza è stato scelto con criterio, c’è un bar ben fornito, anche per eventuale sosta pranzo, con un ampio parcheggio, che dalla fine del giro dista solo poche centinaia di metri in falso piano, l’ideale per concludere.
Appuntamento alle 8:30, un caffè e via, si parte.
Il primo trasferimento è su comoda strada asfaltata, per lo più in ombra, e in 8 Km guadagniamo i primi 500 mt di dislivello, portandoci ai piedi del Terminillo.
Il sali e scendi
L’asfalto è finito, ora inizia il vero e proprio giro per le nostre ruote grasse; la prima parte, 12Km di sali e scendi tra sentieri di montagna, single track, carrarecce, prati e panorami mozzafiato!
La notte ha piovuto molto, tanto da rendere la maggior parte dei sentieri viscidi ed insidiosi, con molti tratti fangosi, ma il clima bizzarro ci ha regalato una temperatura al via di 16°, una mano santa dopo l’afa di questi giorni, condizione ideale per un giro lungo ed impegnativo.
Quasi tutta la prima parte è su sentieri in mezzacosta, quindi il panorama domina su tutto, in primo luogo sulla fatica, e ci regala anche attimi di riflessione storica quando, arrivati ai piedi di colle del Termine, ci ritroviamo dinanzi al Monte Giano. Questo monte è reso famoso dalla scritta DUX, realizzata durante il periodo fascista dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale, nel 1939, con il contributo di numerosi giovani del posto, come omaggio a Benito Mussolini (Fonte).
Oltre ai magnifici panorami, ovviamente ci sono anche magnifiche discese, a volte flow senza particolare difficoltà, ma in alcuni tratti sono single track naturali con radici esposte, piccoli drop e rock garden, il tutto reso viscido dalle piogge della notte. Divertimento assicurato !!!
Dopo continui saliscendi, siamo tornati a Pian de’ Valli, che nel frattempo si è popolato di tanti turisti, appassionati della montagna e di bikers, una sosta al bar per un caffè, e ci si prepara per l’ultima discesa, la più emozionante.
La discesa da Pian de’ Valli
L’ultima parte del giro è la più adrenalinica e tecnica. Un single track di circa 5 Km che attraversa una bellissima faggeta ed una pineta, che termina a poca distanza dal parcheggio da dove siamo partiti.
Questo percorso è poco frequentato, soprattutto per chi non è del posto, in quanto non segnalato, ma Roberto ed Edoardo qui sono di casa. Il sentiero è caratterizzato da un fondo per lo più compatto, con tratti in contropendenza anche molto accentuata ed alcuni passaggi su radici. Un trail veloce e divertente, soprattutto quando, poco dopo la metà, attraversa la fitta pineta che costringe i rider a danzare tra gli arbusti senza un attimo di tregua!
Magnifico, una conclusione più che degna per questo bellissimo giro!
Un fantastico itinerario AllMountain, che solo un local come Roberto e suo fratello potevano farci apprezzare appieno, facendoci solcare alcuni dei trails più divertenti del Terminillo, ma ce ne sono ancora molti da provare, quindi torneremo presto sui Monti Reatini.
Ringraziamo di nuovo Roberto ed Edoardo per averci invitato a provare i sentieri di casa e tutti gli amici che ci hanno fatto compagnia in questo giro.
AGGIORNAMENTO 03/10/2017
Su segnalazione si Pietro Anselmo, l’ultimo tratto è ostruito dalla vegetazione, di seguito propone una soluzione alternativa per saltare quel tratto nel caso in cui lo trovaste ancora chiuso.