La pausa pranzo del sabato è ormai sinonimo di giro in bici veloce ma divertente, grazie all’organizzazione impeccabile di Federico. Questo sabato anche noi abbiamo partecipato, per ripercorrere un sentiero ormai dimenticato: il Paolo Fantini (CAI 332).
Quelli della pausa pranzo
Federico, nostro amico nonché meccanico di fiducia ha ormai consolidato una tradizione, all’ora di pranzo organizza giri brevi ma intensi con partenza dal suo negozio sito a Guidonia, per mantenersi in allenamento, far provare bici e componenti ai propri clienti, ma, soprattutto, per trascorrere qualche ora in buona compagnia ed esplorare posti nuovi.
Partenza alle 13:00, appena si chiude la serranda, e rientro per le 16:00, in tempo per riaprire. In queste poche ore, grazie alle tante possibilità offerte dal territorio ed alla buona organizzazione, riesce a far divertire gli amici che lo seguono sempre più numerosi. Qualche volta si esce anche durante la settimana, ma l’uscita del sabato ad ora di pranzo è ormai diventata un appuntamento fisso, tanto che i partecipanti più assidui ormai sono conosciuti come “quelli della pausa pranzo”.
Tra gli itinerari più gettonati i trails del Tibur Trail Center, Gattaceca, il Giangi’s Park, San Vittorino ed alcuni sentieri del parco Monti Lucretili con difficoltà varie, sia per la salita che per la discesa, in modo da offrire di volta in volta qualcosa di nuovo.
Il sentiero Paolo Fantini
La settimana scorsa Federico, durante un uscita infrasettimanale, ha percorso in solitaria uno dei sentieri più esotici della riserva naturale del monte Catillo, almeno per i ciclisti, il sentiero Paolo Fantini. Questo sentiero fu realizzato nel 1984 da Tonino Vasselli sull’onda di quanto realizzato dal socio Pier Giorgio Coccia sugli allora “Monti Comunali” diventati poi parte integrante della rete sentieristica della Riserva Naturale del Monte Catillo. Il sentiero è mantenuto attivo dall’associazione Peonia, guidata dallo stesso Tonino, e lungo il sentiero troviamo diverse opere realizzate dallo stesso fondatore usando il materiale trovato lungo il sentiero, per questo motivo percorrendo questo trail, la cui destinazione primaria è l’escursionismo, bisogna fare molta attenzione a non rovinare le opere realizzate, nonché creare disagio a chi percorre a piedi il sentiero (cosa che vale in ogni sentiero CAI).
Piano dell’Aurora Prospettiva Due “Ovale” Spazio Performance
Pubblicato da Associazione Peonia su Giovedì 5 gennaio 2017
Il giro
Il giro, come di consueto, prende il via dal negozio di Federico a Guidonia, si percorre un breve tratto di asfalto all’interno di Villalba e poi, con un misto di sterrate, cementate e strade secondarie, si raggiunge Tivoli. Facciamo una breve sosta caffè, nei pressi del ponte Gregoriano di Tivoli, a pochi passi dal tempo della Sibilla, per attendere altri amici che nel frattempo stavano girando sui trails del Tibur Trail Center.
Un ultima occhiata al tempo della Sibilla ed alcuni ruderi di Tivoli (che quest’anno compie 3232 anni) e si parte…
Per raggiungere prato delle cavallette, da dove parte il trail, si può salire per la breve strada sterrata, che passa di fianco l’hotel Torre Sant’Angelo, oppure passando da San Polo attraversando la riserva del Catillo, nel nostro caso abbiamo optato per la sterrata per questioni di tempo… ma come ben si sa, la strada più corta è a volte la più ripida
In alcuni tratti la salita è davvero dura, sia per la pendenza che per il fondo molto mosso, ma durante la “passeggiata” ci si può consolare con scorci panoramici molto belli
Nonostante la difficoltà, si arriva presto in cima e ci aspetta la discesa… il sentiero Paolo Fantini, inizia con un tratto in falsopiano molto pedalato, con qualche sali e scendi che richiede comunque attenzione per la presenza di diversi passaggi su roccia fissa. Il secondo tratto si fa più ripido, con fondo smosso ed a tratti sempre su roccia fissa, qui si inizia a fare sul serio perchè non si tratta di un trail preparato e pettinato per le bici, ma è un sentiero tipico di un giro all mountain, seppur ci si trovi a meno di 500mt di altitudine. Rocce fisse, ciottoloni, qualche ramo qua e la e cespugli di spine la fanno da padroni! Fortunatamente, grazie all’opera di Tonino, è tranquillamente fruibile in bici, non ci sono passaggi stretti per cui bisogna scendere dalla bici o sporco da rendere pericolosa la percorrenza, ma è comunque un sentiero “naturale”.
Giunti nei pressi di una pineta troviamo il tratto più tecnico dove la roccia fissa la fa da padrone, un pò come accade su un altro trail del Catillo, le roccette. Non mancano però curve strette e tratti guidati, per un esperienza di guida completa. Poco prima di entrare nella pineta, se si ha buon occhio, si riesce ad intravedere un punto panoramico di rara bellezza, che affaccia sulla cascata di Tivoli e che, grazie alla sua posizione, quando la cascata ha il massimo flusso d’acqua crea un effetto acustico davvero particolare; il rumore dell’acqua, per via della conformazione delle colline, crea un eco che raggiunge questo punto facendo sembrare di essere molto vicini alla cascata, che in realtà è distante diverse centinaia di metri.
Il sentiero Paolo Fantini, un trail “di montagna, in collina” a due passi da Tivoli e dai sentieri Enduro del TTC e gli altri bellissimi trails del monte Catillo. Insomma, se avete poco tempo a disposizione e volete fare una bella discesa “naturale”, ed una salita molto impegnativa (a tratti tecnica), questo è il percorso che fa per voi.
Se volete anche voi fare un giro breve ma intenso all’ora di pranzo, potete contattare Federico che ringraziamo per l’averci riportato su questo sentiero da tempo dimenticato, ringraziamo inoltre tutti gli amici che hanno partecipato e che ci hanno fatto passare una pausa pranzo diversa dal solito.