Il percorso è stato ottimizzato negli anni, selezionando i passaggi più godibili e riducendo al massimo i tratti stradali.
Nella versione attuale ritengo sia il giro più divertente che è possibile effettuare in zona, non troppo impegnativo come dispendio di energie ma con passaggi tecnici di tutto rispetto e vedute panoramiche assai suggestive.
Il giro parte da Monterotondo e giunge a Sant’Angelo Romano ma la si prende un po’ larga, abbandonando da subito l’asfalto per entrare su strada bianca in zona Fratini. Superata la sbarra e giunti al termine della storica discesa, si sale verso Cretone ma all’altezza della fontanella si svolta a sinistra per la discesa di scorticabove, un passaggio imperdibile trovandosi da queste parti. La strada inizialmente asfaltata presto lascia il posto ad una sterrata che diviene un sentiero e quì arriva il bello… una discesa ripida su fondo argilloso, con profondi canali scavati dallo scorrimento dell’acqua piovana, divertentissma se si ha una certa padronanza del mezzo, assai pericolosa per i meno esperti, ai quali si consiglia di scendere dalla bici e percorrerla a piedi.
Si prosegue superando con un ponticello il torrente fiora, nei pressi del vecchio mulino diroccato, e dopo un breve tratto in salita, si imbocca uno stretto sentiero che si addentra nella vegetazione, tanto fitta che ad un certo punto si rischia di smarrire il percorso, ma tenendo duro la vegetazione si dirada, la strada diviene più percorribile e attraversando splendidi frutteti giunge alle Terme di Cretone.
Passando davanti alle terme e costeggiando il bosco di Gattaceca, si giunge alla salita per Cretone, abbastanza ripida ma asfaltatata e nel mezzo ci si piò anche fermare a dissetarsi alla fontana del lavatoio comunale, dove sgorga una ottima acqua. La salita conduce nella piazza centrale del paese, dove si può sostare per ammirare la splendida vista sulle colline circostanti. Poi si scollina e percorrendo una ripida discesa cementata, si giunge sulla via palombarese. Di fronte appare Sant’Angelo romano arroccato su una collina circondata dai boschi, dobbiamo salire li sopra.
Abbandonando subito l’asfalto, si imbocca a sinistra una sterrata che conduce proprio sotto la collina, e comincia la salita al paese. E’ dura, per metà strada bianca che costeggia il bosco, il resto su asfalto, fino alla piazzetta del belvedere. Qui una sosta è d’obbligo, si gode di una vista straordinaria su Roma e sulla valle del Tevere, nelle giornate in cui il cielo è sereno si intravede il mare all’orizzonte.
Dal belvedere si può salire al castello Orsini-Cesi, nel punto più alto del paese. Uno splendido maniero recentemente restaurato che ospita il museo preistorico e protostorico, visitabile su appuntamento.
Si torna indietro ma il bello comincia adesso, si esce dal paese pecorrendo in senso inverso l’asfaltata, poi si devia verso il bosco e da qui si prende uno straordinario ed avvincente single track che serpeggiando tra gli alberi, attraversa tutto il bosco fino alla Palombarese. Questo è il tratto più bello del giro, la discesa nel bosco è veramente divertente a patto che si abbia una certa esperienza, altrimenti può diventare molto pericolosa. Giunti a valle ed usciti dal bosco, percorrendo un breve tratto di asfalto, si entra nel bosco di Gattaceca, più pianeggiante, un bellissimo sentiero veloce tra gli alberi che ci conduce a ridosso di Monterotondo.
E’ un giro emozionante e vario che regala uno spaccato della campagna sabina e dei boschi, con qualche salita impegnativa e diverse discese avvincenti ma per la presenza di alcuni passaggi tecnici se ne sconsiglia l’effettuazione nei periodi più piovosi.