Oggi vi porterò in bici con me sul gruppo montuoso appenninico dei Monti Reatini di cui fa parte il Monte Terminillo, una tra le montagne più importanti ed iconiche del Lazio.
Questo è un giro ad anello di 46,5km e 1500 metri di dislivello che, ad una prima analisi, potrebbe sembrare impegnativo. In realtà quì i fanatici della prestazione potrebbero rimanere delusi: niente spingismo o discese da trekking. Questo è un giro alla portata di tutti.
Si parte da Antrodoco (RI) dove sono presenti numerosi parcheggi gratuiti e ottimi bar. Vi consiglio di parcheggiare lungo il Fiume Velino, nei pressi del monumento dedicato ai Caduti:
La traccia parla chiaro: vi aspetta l’unica salita della giornata, quasi 1300 metri di dislivello spalmati omogeneamente in 23km.
Si sale comodamente d’asfalto fino al paese di Micigliano (RI). Percorso ancora qualche km la Strada Statale 4bis diventa una strada bianca e si comincia a godere del classico paesaggio della grezza montagna reatina. In prossimità di un fontanile (lungo il tracciato ne incontrerete diversi) la salita comincia a diventare un pelo più ripida, in un lungo susseguirsi di zig zag su sterrato.
Man mano che si sale, il panorama comincia a diventare sempre più rilassante e ci si accorge di essere immersi in una pace incredibile.
La salita è lunga e costante, si vede tagliare perfettamente la montagna e ci si può regolare, quindi, dove fare ogni tanto qualche pausa.
Aggirata la montagna che vedete in foto, non fatevi prendere dal panico, come è successo a me che per poco non mi piglia un colpo:
Quello che vedrete in lontananza NON è la vostra destinazione, ma bensì la vetta del Monte Terminilluccio e il Rifugio Rinaldi (2108m).
Eccoli all’orizzonte:
Fortunatamente per noi invece si percorre 1km in leggera discesa, una piccola salita e ci si può ristorare all’agognata meta: Il Rifugio Angelo Sebastiani (1820m).
In discesa su asfalto raggiungiamo l’agglomerato urbano di Pian de Valli – Terminillo, con possibilità anche di un supermercato (che però chiude dalle 13.00).
Ci siamo, inizia la discesa! Con un breve strappo in salita a dir la verità.
Un cancello da oltrepassare, una fonte d’acqua fresca e ci si trova in Fosso delle Valli. Un rudere indica che la strada bianca è finita. Si gira a sinistra e diventa un po’ difficoltoso trovare la traccia. Inizialmente ci si muove in freeride tra sassi e rovi. Noi abbiamo sbagliato più volte in questo punto ma anche questo fa parte del divertimento e dell’esperienza di questa giornata.
La discesa risulta relativamente tranquilla nel bosco, ma attenti, non siamo in un bike park liscio e pettinato …
Dopo un altro pezzo su strada bianca si arriva alla biforcazione a sinistra per iniziare la chicca della giornata: la famigerata discesa “ZI CHICCU”.
Percorrerla è divertente, impegnativa ma non impossibile. Potrete destreggiarvi in numerosi tornantini stretti, alcuni anche tecnici. Inutile dilungarmi nella descrizione dettagliata. Ecco il contributo video di questo trail:
Come potete vedere dalla traccia, questo trail finisce a Borgo Velino. Quindi basta percorrere in pianura la strada che costeggia il Fiume Velino e dopo appena 1km sarete di nuovo al punto di partenza, pronti per tirare le conclusioni su questo giro, a mio avviso, divertente ma anche appagante dal punto di vista panoramico.
La traccia:
Porgiamo un doveroso ringraziamento al gruppo MTB Monte Giano (Antrodoco) sempre attivo per tenere in ordine i sentieri.
Vi segnaliamo inoltre una bella occasione per girare in queste zone, il 1° Novembre 2023, non mancate all’ottava edizione de Le vie del Marone.