mercoledì, Gennaio 22, 2025

Arrivo in macchina a Paciano, uno dei Borghi più belli d’Italia, e subito mi colpisce l’atmosfera magica di questo luogo. Il borgo, con le sue mura medievali, le strette vie acciottolate e le porte storiche – Porta Fiorentina, Porta Perugina e Porta Rastrella – sembra un piccolo scrigno sospeso nel tempo, incastonato tra le dolci colline umbre. Intorno, oliveti e boschi si perdono verso l’orizzonte, con il Lago Trasimeno che fa capolino in lontananza.

Qui mi aspetta Stefano, un caro amico che abita a Castiglione del Lago, un altro gioiellino a pochi chilometri da qui. Per lui, questo territorio è molto più che un paesaggio incantato: è il suo parco giochi, la sua palestra naturale. Mi racconta che qui viene spesso per affinare la tecnica di guida in fuoristrada, preparandosi ad affrontare i sentieri di montagna che tanto ama. Mi invita a seguirlo lungo i percorsi che conosce e ama, e non vedo l’ora di immergermi in questa avventura guidato dalla sua esperienza e dalla sua passione.

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La giornata che mi aspetta non è per niente banale: Stefano mi conduce a esplorare quattro discese tra le meno conosciute della zona, ma particolarmente impegnative e divertenti. Si tratta di Quarantana Freeride, Frati Freeride, Delfo e Poggio Castellaro, per un totale di 22 chilometri e circa 1.000 metri di dislivello cumulato.

Nonostante la distanza e il dislivello non siano eccessivi, il percorso si rivela subito molto tecnico. Le salite, ripide e piene di passaggi su roccia, mettono a dura prova la resistenza e la capacità di guida. In e-bike si riesce a pedalare tutto, ma con una muscolare, in alcuni tratti, non c’è alternativa se non scendere e spingere la bici.

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Le discese, invece, sono un mix di adrenalina e concentrazione: pendenze decise e sequenze di ripidi che richiedono grande controllo e precisione.

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Stefano dice: basta solo un po’ di coraggio nel lasciare andare la bici, portando il peso indietro senza frenare.

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Ci provo con tutto me stesso, ma alcuni dei passaggi più impegnativi mi mettono in difficoltà.

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Alla fine, mi trovo costretto a rinunciare su qualche tratto particolarmente tecnico. Questo non fa che aggiungere fascino all’esperienza: ogni tratto superato è stata una conquista, e quelli più impegnativi mi hanno lasciato una motivazione ancora più grande per tornare, anche perchè il campionario dei trails disponibili in zona è ancora assai ricco. Mancano infatti all’appello Pausillo Freeride, Petrarvella Freeride e, la regina indiscussa PAC Trail.

Queste discese hanno ancora molto da offrirmi, e non vedo l’ora di riprovarci, più determinato e pronto a spingermi oltre i miei limiti, con il sorriso di chi sa che ogni sfida è un’opportunità per migliorare.

Album fotografico in HD

Paciano trails
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