giovedì, Novembre 21, 2024

Immagine inconsueta della città messapica innevata. Un giro con partenza da Brindisi, attraverso le campagne di Mesagne e Latiano, per giungere al parco archeologico di Muro Tenente in un polare ultimo dell’anno.

Non c’è dubbio che la neve non sia amica dell’archeologia, si posa su ogni cosa celando le flebili tracce strappate faticosamente al terreno, ma la curiosità di verificare di persona gli sviluppi più recenti della campagna di scavo ancora in atto costituisce un incentivo irresistibile.

La traccia del percorso

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In origine identificato come l’antica Scamnum, ultima statio sull’Appia prima di arrivare a Brindisi (Brundisium) nella Tabula Peutingeriana (carta romana delle vie militari dell’Impero nel IV d.C.), in realtà il sito non ha ancora restituito documentazione per una attribuzione certa. L’insediamento, denominato Muro Tenente, è caratterizzato da una doppia cinta muraria, la prima, quella interna, che delimita una superficie di circa 9 ettari, risulta sicuramente la più antica, essendo stati rinvenuti reperti risalenti all’età del ferro (X-VII secolo a.C.). Per circa quattro secoli l’insediamento rimase confinato nella prima cinta muraria, poi visse una fase di intensa crescita in epoca ellenistica (IV-III sec. a.C.), con la costruzione di una seconda cinta muraria a delimitare una superficie urbanizzata di circa 50 ettari.

La città sopravvisse anche alla conquista romana del Salento (267-266 a.C.) ma cominciò a perdere centralità dopo la Seconda Guerra Punica, fino a scomparire del tutto in età tardo-imperiale.

Ricostruzioni storiche dai pannelli illustrativi

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Dall’epoca della mia prima visita, all’inizio degli anni ’90, il grande lavoro svolto appare evidente.

Ricordo chiaramente le poderose fortificazioni e le due sepolture che oggi ho ritrovato ricoperte di neve, ma quei resti un tempo sperduti nella campagna brulla, oggi sono parte integrante di un vero e proprio Parco Archeologico. Grazie ai finanziamenti del POR 2000-2006 il Comune di Mesagne ha acquisito un’area di oltre 10 ettari, avviando nel 2007 una campagna di scavo ancora in corso, oltre alla realizzazione di una torre panoramica per l’osservazione del sito dall’alto e di percorsi di connessione tra i punti di interesse per la fruibilità del sito.

Immagini di Muro Tenente

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Sebbene la presenza della neve mi abbia consentito di assaporare la magia del luogo in una condizione del tutto eccezionale, non vedo l’ora di ritornarci in primavera per apprezzare appieno gli aspetti più propriamente archeologici.

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