Sul Guadagnolo ci torni, e siamo di nuovo qui, con un gruppo ristretto, per “rubare” a Carmine il più possibile. Effettivamente, ritornando, i passaggi più ostici, a prima vista impossibili, fanno un altro effetto, sembrano più a portata di mano. E con spirito costruttivo affronto molti dei passaggi che l’altra volta ho deciso di evitare, molti altri no, anche questa volta non me la sono sentita, compreso il passaggio chiave, la prova d’esame per conquistare la qualifica di Grezzo, ci devo ritornare !
Questa volta partiamo da San Gregorio da Sassola e, dopo un breve tratto d’asfalto, si imbocca un bellissimo single track nel bosco, il sentiero Colli Alberata, un passaggio veramente bello che ci conduce sulla nota cementata, per la scalata finale del Guadagnolo.
Arrivati in cima passiamo a salutare Peppe, l’amico oste, che ci delizia con un vassoio di ciambellone e ciambellina da accompagnare con un buon bicchiere di vino, è quasi un rituale propiziatorio, bene, siamo pronti ad affrontare la discesa.
Raggiungiamo la piazzetta belvedere, bici fuori dalla staccionata, Carmine apre le danze affrontando senza esitazione il primo passaggio, Marino, alla prima esperienza sul Guadagnolo, gli va dietro con scioltezza, senza dubbio ha la stoffa.
Proseguiamo la discesa affrontando numerosi passaggi tecnici, e Marino se li fa tutti, compresi quelli più avventurosi di recente ideazione, non lasciandosi impressionare dai capitomboli, che necessariamente accompagnano l’esperienza di chi osa per imparare e perfezionare tecnica e capacità di controllo.
Finito il primo tratto più brullo si entra nel bosco, percorrendo quello che a mio avviso è il tratto più suggestivo e divertente del giro. Tratti flow inframmezzati da passaggi tecnici di diversa difficoltà, alcuni veramente molto arditi, con scavalcamento di grossi massi, anche esposti, e cavatappi molto molto avvitati, in un continuo sali-scendi che non molla mai.
Un giro breve ma intenso, molto molto avvincente e particolarmente adatto a migliorare la tecnica.