Il viaggio alla scoperta dei monti Lucretili seguendo il filo rosso della storia ha suscitato notevole interesse. Percorrendo oggi in bici i numerosi sentieri esistenti è possibile apprezzare la magnifica natura incontaminata, l’acqua fresca dei torrenti, i bellissimi scorci panoramici, e la sensazione che si ricava è di un posto sperduto ed in gran parte disabitato. Scoprire nel folto della vegetazione i resti di imponenti città fortificate aiuta a reinterpretare i luoghi in un’ottica diversa. Dall’alto di torri e rocche, lo sguardo sul paesaggio rivela le tracce di un modo ormai scomparso, i segni delle case, le fortificazioni, ma fuori dalle mura, tra le chiome degli alberi ed i cespugli, frammenti di mura allineate lasciano intravedere assi viari, poi i fondi rustici, delimitati da muretti a secco, la linea dei terrazzamenti e la traccia d’imposta di piccoli e grandi edifici. Un disegno fitto, stratificato da secoli di rifacimenti e modifiche, e fantasticando, con gli occhi fissi su alberi e muretti, sembra quasi di rivedere carri trainati dai buoi, contadini intenti nel lavoro dei campi, un brulicare di vita che ha ormai ceduto il passo al sibilo del vento.
Il giro delle città fantasma – 2° edizione
Il giro è stato ideato da Enrico con l’obiettivo di proporre un giro in mountain bike attraverso il quale sperimentare le suggestioni di un viaggio a ritroso nel tempo, e la prima edizione riscosse già un notevole successo. In questa seconda edizione abbiamo voluto rendere l’itinerario ancora più suggestivo, aggiungendo a Stazzano Vecchio e Castiglione di Palombara, una terza città fantasma, Montefalco, ed un ristoro a fine giro, preparato con prodotti locali.
Dopo mesi di prove e raccolta di informazioni sui luoghi, finalmente è arrivato il momento, si parte per il Giro delle Città Fantasma 2016. La pubblicazione dell’evento ha suscitato da subito l’interesse di numerosi bikers, interessati ad un giro che oltre a salite sfiancanti e discese mozzafiato, propone una esperienza di scoperta di luoghi e paesaggi a cavallo tra passato e futuro.
All’appello hanno risposto 24 bikers, alcuni, come Salvatore e Paola, venuti da Viterbo, tutti molto interessati all’evento, unico nel suo genere.
L’itinerario, seppur studiato ed ottimizzato nei dettagli, è fisicamente molto impegnativo, ma la suggestione dei luoghi ripaga pienamente la fatica, e la prospettiva dell’ottimo ristoro finale, preparato appositamente per noi, costituisce un ulteriore motivazione.
La salita fino a Montefalco
La scelta del punto di partenza non è affidata al caso, il parcheggio prospiciente il campo sportivo di Palombara è il luogo ideale, non molto distante dal ristorante e con il pezzo d’asfalto necessario a raggiungere Stazzano sulla via Marremana Inferiore, offre l’opportunità di riscaldare i muscoli prima delle salita più dura.
A Stazzano l’ultimo fontanile per il rifornimento d’acqua e dopo poco appare tra i cespugli a bordo strada la magnifica veduta di Stazzano Vecchio.
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