Il giro che vi racconto oggi parte da Barete, un piccolo paese a pochi chilometri da L’Aquila. Tramite asfalto si raggiunge l’abitato di Arischia passando per Pizzoli. Questa zona è molto famosa tra i biker del centro Italia perché su queste montagne nasce il Vallone delle Cese Bike Park.
La traccia del percorso
Dopo un breve tratto di ss80, si abbandona la civiltà imboccando il sentiero 121. A parte un primissimo tratto da fare a spinta per via del fondo smosso e ripido, la salita è tutta pedalabile fino a Fonte Ovindoli.
La prima parte sale su una comoda carrareccia con pendenze mai troppo ostili. A circa metà salita, in prossimità di un fontanile inizia il bello.
La strada bianca lascia spazio ad uno spettacolare single track che sale in un ambiente molto bello con il Fosso del Ferone alla nostra destra che visto da qui è davvero molto bello.
Arrivato a Fonte Ovindoli dopo aver pedalato tutto, si scende di qualche metro e dopo pochi minuti sono all’ingresso del Fosso del Ferone. Recentemente ripulito dai ragazzi del Vallone delle Cese, si presenta in condizioni perfette. L’ambiente è davvero molto bello e la discesa veloce e scorrevole. Non manca qualche passaggetto su roccia ma nel complesso, si presenta flow con qualche tratto smosso.
Arrivato giù ad Arischia mi dirigo verso Pizzoli e più precisamente al Castello Dragonetti dove inizia la seconda salita, già percorsa più volte in altri giri. Una comoda strada bianca che sale tranquilla verso le Casette Recchiuti. Superate di poco queste ultime, si gira a sinistra verso il Rifugio Santa Pupa che vado a visitare dopo un breve anda/rianda.
Da qui inizia l’ultimo pezzo di ascesa verso la vetta del Monte San Lorenzo seguendo il sentiero 20a. Dopo un centinaio di metri di dislivello da fare in portage, gli unici di giornata, arrivo in vetta.
Il sentiero che scende dal San Lorenzo non è segnato sulle cartine ed inizialmente, se non si ha una traccia gpx, può diventare difficile da trovare. Dopo una prima parte un po’ confusa il trail entra nel bosco e diventa man mano sempre più visibile.
Un bel sentierino con qualche passaggio su roccia nella parte bassa che si ricollega al sentiero 20, già percorso a suo tempo per scendere dal Rifugio Santa Pupa. L’ultima parte di discesa è molto veloce e dopo qualche bel passaggio su roccia in pochi minuti sono giù a Barete.
In conclusione, giro veramente molto bello e adatto a tutti con bei panorami, belle salite e belle discese. Volendo si può evitare anche la vetta del San Lorenzo e quindi i circa 100 metri di portage, iniziando a scendere direttamente dal Rifugio Santa Pupa.