giovedì, Novembre 21, 2024

Il sentiero Paolo Fantini nella riserva naturale monte Catillo è un trail poco conosciuto da chi pratica mountain bike ma che, grazie alla sua conformità e il panorama, è uno dei sentieri naturali più belli dei monti Tiburtini.

Per chiudere un giro soddisfacente bisogna unirlo ad altri sentieri e per fortuna nei dintorni ce ne sono molti come ad esempio le roccette, sempre all’interno della riserva, oppure i trails del Tibur Trail Center, ed è quest’ultima l’opzione scelta per questo itinerario.

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Sentiero Paolo Fantini – la salita

Per arrivare al sentiero Paolo Fantini ci sono due opzioni: attraversare la riserva del monte Catillo oppure salire per la sterrata che passa dietro l’hotel Torre Sant’Angelo, dovendo percorrere successivamente i sentieri del TTC in questa occasione abbiamo optato per la seconda opzione.

La partenza di questo giro è dal cimitero di Tivoli in quanto si trova al centro dei rilievi che andremo a percorrere e offre la possibilità di fare colazione al bar, presente in loco.

Al via del giro siamo ben 19, con noi anche il gruppo #quellidellapausapranzo e altri amici che hanno risposto al nostro invito sul gruppo Facebook.

La prima meta del giro è proprio il sentiero Paolo Fantini che raggiungiamo attraversando il ponte della pace e poi la ripidissima sterrata che, con tratti di spingismo, ci porta in pochissimo tempo in cima al Catillo.

Arrivati al prato delle Cavallette si fa una breve sosta per compattare il gruppo e mettere le protezioni, ma a causa del forte vento freddo l’operazione avviene in fretta, nel frattempo le nostre mountain bike prendono un po’ di sole.

Sentiero Paolo Fantini – la discesa

Il sentiero Paolo Fantini inizia con tratti in pianura e altri in leggera salita su fondo roccioso, per chi ama la salita tecnica lo troverà molto divertente, ma giunti nei pressi di alcune installazioni di roccia create dall’associazione Peonia, inizia la discesa vera e propria.

Il sentiero è CAI, quindi pensato e realizzato per gli escursionisti ( fate attenzione alla loro presenza ), non troverete sponde o salti ne tanto meno fondo battuto, si tratta di un sentiero a tratti stretto con fondo naturale pieno di sassi fissi, lastre di roccia e curve strette, sembra un sentiero di montagna ma a meno di 300 metri di altitudine.

I tratti di single track guidati con curve strette si alternano a rock garden, qui la tecnica di guida su roccia conta molto e se non si è amanti del genere potrebbe non piacervi.

Il sentiero termina nei pressi di un maneggio, sulla strada statale che collega Marcellina con Tivoli e che in 3 Kilometri ci riporta al punto di partenza del giro, questa volta si procede in direzione opposta in direzione monte Ripoli.

Video Paolo Fantini by Angelo Benfante

Video Paolo Fantini by Carlo Andreoli

Tibur Trail Center – GLine

La salita al monte Ripoli la conosciamo bene, anch’essa breve ma intensa e che in un batter d’occhio ci porta in cima al piazzale da dove partono i principali sentieri del TTC.

Sulle linee del Tibur Trail Center di recente è stato svolto il corso di Francesco Petrucci e con l’occasione sono stati effettuati diversi lavori sui trails, in primis una pulita generale, che viene già effettuata periodicamente e inoltre c’è stata l’aggiunta di qualche nuova sponda e salto.

Il primo sentiero percorso è la G-Line che condivide il tratto iniziale con il Superintegrale, un trail che si sviluppa a mezza costa del monte Ripoli caratterizzato da una leggera pendenza che permette di tenere una velocità costante.

In questo primo tratto non vi sono particolari difficoltà, ma i brevi tratti con presenza di roccia che interrompono il flow devono essere affrontati con decisione, vista anche la velocità media che si riesce a raggiungere.

Dopo un breve rilancio si entra nella G-Line, qui dopo un pezzo molto veloce con fondo compatto, interrotto da piccoli salti, si attraversa il fosso Arcese e si entra in un pezzo altrettanto veloce ma con diverse curve e un bel panettone finale.

Video G-Line by Angelo Benfante

Tibur Trail Center – Marshall Line

Al termine della G-Line si sale nuovamente sul monte Ripoli ma questa volta invece di ripercorrere la classica strada asfaltata, si sale per un single track.

La salita è più dura essendo più breve, ma permette in meno di 30 minuti di essere di nuovo in cima senza dover pedalare in mezzo alle auto su asfalto.

Giunti quasi in cima si incontra l’imbocco della terza e ultima discesa della mattinata, la Marshall Line che a differenza della G-Line è un trail molto guidato e dove non si raggiungono velocità elevate.

Il trail è stato di recente allargato per renderlo più sicuro e poter dare possibilità ai riders di scegliere traiettorie diverse, ma rimane pur sempre un trail in cui bisogna guidare la bici su curve strette e ripide, contro pendenze e qualche tratto su roccia.

Video Marshall by Angelo Benfante

Conclusioni

Fantini, G-Line e Marshall, un mix davvero interessante che accontenta davvero tutti: gli amanti dei sentieri di montagna con il Fantini, i velocisti con la G-Line e gli amanti della guida su sentieri tortuosi con la Marshall Line, il tutto in un giro di 20 Km e 800 mt di dislivello che si chiude in circa 3 ore e mezza.

Un ringraziamento a tutti gli amici che ci hanno fatto compagnia e i ragazzi del Tibur Trail Center per la manutenzione dei sentieri del monte Ripoli.

Gallery fotografica

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