giovedì, Novembre 21, 2024

Quando si pianifica un giro in bicicletta molto spesso la nostra attenzione è rivolta principalmente ai monti più noti e blasonati dove la maggior parte dei bikers ha girato e poi a fine giro lodato la bellezza dei posti e dei trails fatti. Un esempio lampante è proprio quello che succede con il Monte Giano, tutti ci sono stati, tutti hanno messo in risalto la scritta particolare DUX posta sulla sua sommità e tutti hanno esaltato la bellezza della discesa regina chiamata “Il Sentiero degli Alpini” o 410/410A che scende dalla vetta e termina a Colle Cipriani. Ebbene il nostro giro comprende si la suddetta discesa ma vi posso garantire che questa non è la stata la parte più bella del giro in quanto il piatto forte è rappresentato dalle poco frequentate creste del Monte Calvo e del Monte Giano stesso. Una cavalcata sublime in un ambiente straordinario con un panorama unico e introvabile in quanto in una bella giornata di sole come la nostra si possono vedere contemporaneamente e con una visuale a 360° tutte le principali vette dell’Appennino Centrale (Terminillo, Monti Sibillini, Monti della Laga, Gran Sasso, il gruppo Velino/Sirente e addirittura la Majella) cosa impossibile da ammirare anche dalle montagne più alte.

Powered by Wikiloc

Dopo aver lasciato un auto Colle Cipriani e con l’altra aver raggiunto Rocca di Corno (volendo questo tratto si può fare anche in bici ma bisogna aggiungere altri 400 mt di dislivello in più, noi ci abbiamo rinunciato solo perchè farsi 8 km di bitume ci fa venire le bolle ahahah), inforchiamo le nostre bike e presa la carrareccia del 453 ci ritroviamo subito con il fiato corto dato dalla partenza a freddo su un tratto molto ripido e con fondo smosso

IMG_2305

ma se il cuore pompa e fatica la vista gode con subito il Terminillo al nostro fianco in bella mostra

IMG_2303

e il Nuria invece ci prende alle spalle siamo circondati non sappiamo più dove guardare

IMG_2309

Fortuna che possiamo alleviare la fatica così perchè lo stradone è veramente infame 3 km per 600 mt di dislivello equivale a dire pendenza media 20%, è veramente quasi impossibile farseli tutti in sella, i tratti dove rifiatare si contano veramente sul palmo di una mano

IMG_2310

e per completare l’opera sull’ultimo tratto anche un po di neve ma tanto è la rovina per i rovinati ahaha meglio spingere dai anzi si fatica anche meno che provare a pedalare

IMG_2312

la fine dello stradone è come una benedizione, la valle che ci troviamo davanti che dovremo risalire e che si incunea tra il Monte Caola e il Colle di Mezzo è veramente da strabuzzare gli occhi

IMG_2315

superba veramente, non è facile trovare a quote relativamente basse un simile popò di roba

IMG_2318

il Tottero è in estasi e non credo ai miei occhi pedala su un muro, incredibile sarà al 30% di pendenza, questo si che è doping ma di montagna

IMG_2322

ma poi non c’è doping che regge si spinge senza compromessi

IMG_2333

ma il portage dura pooco solo 40 minuti poi si può riprendere a pedalare tra due lingue di neve che sembra ci vogliano indicare la via da percorrere

IMG_2337

e a quota 1.800 eccoci in cresta e qui è l’apoteosi, dopo lo stupore inziale siamo letteralmente invasi da polluzioni e brividi di fronte a cotanza bellezza, tutti quei monti che in tanti anni e uscite abbiamo solcato in lungo e in largo sono tutti ai nostri piedi roba da non credere

IMG_2340

Terminillo, Sibillini, Laga, Gran Sasso, Velino, Majella, tutti in fila in una lunghissima catena quasi ininterrotta sarebbe da stare qui tutto il giorno in contemplazione

IMG_2348

ancora c’è troppa neve ma presto rivedranno le nostre ruotone

IMG_2350

oggi abbiamo fatto bingo, questo è il momento giusto per solcare questi monti, la neve a chiazze rende il tutto ancora più suggestivo e bello, senza non farebbe lo stesso effetto

IMG_2341

ma con malincuore è ora di muoverci la cresta che vediamo dall’altra parte ci aspetta

IMG_2353

guardate la le gobbe di cammello che ci stanno aspettando sarà una lunga cavalcata, già ce la pregustiamo

IMG_2355

dicesi OMC (Only Mountain Crest)

IMG_2362

ma prima c’è da conquistare il Monte Calvo che con i suoi 1.898 mt. rappresenta la cima Coppi di giornata e per arrivarci prendiamo un superbo taglio a mezza costa

IMG_2372

che plana sopra la Valle Grande

IMG_2369

ed eccola la tanto agognata cresta

IMG_2379

ci aspettano 500 mt di dislivello quasi tutti di cresta, OMC puro e cristallino non tecnica ma stupenda sembra veramente di volare, dal Calvo passando per il Caola sarà tutta una lunghissima cavalcata fino a rinteccettare lo stradone che sale a Fonni di Cinno, qui nessuna descrizione può essere più esauriente delle foto che parlano da sole

IMG_2389
IMG_2396
IMG_2402
IMG_2405

planata sopra la Valle Lunga

IMG_2411

verso l’infinito e oltre

IMG_2412

infinity crest

IMG_2426

finita la cresta non finisce però il divertimento con un single track sopraffino vista Laga

https://www.flickr.com/photos/bicinatura/33819405091/in/album-72157679177944583

e vista Terminillo

IMG_2434

e finalmente comincia a farsi vivo anche il Giano nostra prossima meta

IMG_2438

ritorniamo sulla terra sbucando a Fonni di Cinno

IMG_2445

e da li tramite il sentiero 459 ci dirigiamo verso La Mozza

IMG_2448

immergendoci in un bosco che benchè ancora in versione invernale sa farsi apprezzare lo stesso

IMG_2451

piani de La Mozza, ancora è presto ma se passate di qui a maggio rimarrete a bocca aparte sarà un tripudio di fiori e colori

IMG_2455

è quasi fatta, non ci resta che prendere il 463 e salire in cima al Giano passando per i prati di Monte Giano seguendo però rigorosamente la cresta, 200 mt da fare in portage molto remunerativo

IMG_2470

l’ultimo tratto è in cresta e si pedala anche

IMG_2473

arrivati in vetta al Giano il Tottero tira fuori dal cilindro la colomba ahahah. Tutti infatti arrivati qui vanno alla croce del Giano e poi scendono per il sentiero degli alpini, noi invece crestaioli doc e amanti dell’esplorazione in quanto non si hanno notizie che qualcuno l’abbia percorsa in bike non possiamo non essere attratti dalla cresta che scende a Colle Marzo costeggiando i contrafforti rocciosi del Giano

IMG_2483

stupenda anche questa ulteriore cavalcata, oggi abbiamo superato noi stessi

IMG_2482

la discesa è molto ripida ma fattibilissima Tottero vertrider

IMG_2489

liberi di volare

IMG_2493

sono in totale altri 500 mt di dislivello di cresta che si interrompono quando intercettiamo il sentiero 462 che passa sopra le macchie di Giano

IMG_2503

altra scoperta e altra perla: un mezza costa in sali scendi molto tecnico ma fattibile in sella al 99%, con tanti passaggi dove bisogna tirare fuori il meglio di se per condurre la bici senza mettere il piede a terra, tutto pulito e pettinato questi tipi di sentiero ci fanno andare in estasi, godiamo come porci. Il sentiero sbuca poi proprio all’incrocio tra il 410 e il 410A dove comincia la parte più bella e tecnica del classico sentiero degli Alpini che volete di più ? questo ce lo pappiamo tutto di un fiato niente foto qui troppo bello; è l’esaltazione del trial molto ma molto tecnico e grazie a Romulo, una persona squisita che ha la casa proprio in fondo alla discesa, risulta anche abbastanza pulito e liberato dalle pietre che potevano dare più fastidio per chi scende in bike superlativo. Così dopo 7 ore di giro arriviamo in fondo inebriati più che mai e guardandoci in faccia come per incanto io e il tottero abbiamo fatto entrambi la stessa considerazione:  questo è stato il best tour 2017.

Foto gallery HD

IMG_2298
Please follow and like us:
Pin Share