Un giro All Mountain sulla cresta del monte Cervia, sui monti Carseolani, con una lunga salita dura solo negli ultimi km ma che ripaga con una discesa molto bella e poco conosciuta.
I monti Carseolani offrono centinaia di km di trail per tutti i gusti, da quelli enduro e DH, grazie ai ragazzi di Carsoli Bike Zone, a quelli più natural perfetti per un giro All Mountain.
Grazie alla distribuzione ampia e ottimi collegamenti è possibile anche unire trail enduro a trail All Mountain oppure usufruire delle risalite meccanizzate organizzate dai ragazzi di Carsoli Bike Zone, potendo così percorrerli quasi tutti in una giornata.
Il questo articolo vi parleremo di uno dei giri più panoramici e divertenti dei monti Carseolani, che consiglio di fare se si è amanti della disciplina All Mountain.
La salita
Il giro prende il via nei pressi del bivio per Paganico Sabino, nei pressi del ristorante Lontero, dove è anche possibile fermarsi a mangiare un panino o un piatto di pasta con il tartufo a fine giro.
La prima parte di salita fino ad Ascrea è su comoda strada asfaltata, che affaccia sul bellissimo lago del Turano.
Giunti in cima al paese di Ascrea si imbocca una strada chiusa al traffico che richiede particolare attenzione.
Nel primo tratto di questa strada c’è un elevato rischio di caduta massi, tanto che quando siamo passati noi era interrotta da una frana che ci ha costretti a passare a piedi.
Fortunatamente il tratto a rischio dura poche centinaia di metri e una volta superata la seconda sbarra, si sale all’interno di un bellissimo bosco su una carrareccia che si sviluppa ai bordo della gola dell’Obito.
Si raggiunge dopo un paio di rampe la parte più facile dell’ascesa, una strada provinciale abbandonata che, con qualche km di asfalto, ci porta sopra Collegiove.
Si spinge
Come quasi tutti i giri All Mountain la salita non è tutta in sella e questo giro non è da meno. Giunti nei pressi di Collegiove si imbocca a destra un sentiero molto bello per il panorama che offre, ma con tratti tanto ripidi quanto tecnici, che richiedono un po’ di spingismo (in un pezzo consigliato anche il portage).
Questo tratto dura circa 40 minuti o poco più, a seconda anche di quanto si riesce a pedalare nei tratti dove la pendenza e il fondo lo permettono…
La cresta del monte Cervia
Giunti in cima del sentiero, non si è proprio sulla vetta del monte Cervia, che panorama a parte non offre poi una discesa che ripagherebbe della fatica che si farebbe per raggiungerla. Se si vuole però apprezzare ancora di più il panorama giunti in cima al sentiero bisogna svoltare a sinistra, invece che a destra come indica la traccia.
Per questo itinerario ci fermiamo all’anticima, dove comunque il panorama è magnifico, con da una parte il lago del Turano
E dall’altra le cime innevate dei monte della Laga e del Velino, stranamente poco innevati per questo periodo.
Sulla nostra destra invece c’è la cresta del monte Cervia che andremo a percorrere, con una serie di sali e scendi tutti in sella.
La discesa
Quando la pendenza comincia a farsi più elevata, nei pressi di uno dei tanti paletti con segno CAI bianco e rosso, il sentiero ufficiale porta ad andare dritti puntando verso il lago, ma questo porterebbe poi a un tratto poco pedalabile.
Per evitare lo spingismo, passato questo palo, svoltiamo a sinistra facendo quasi una inversione a U, andando in freeride sulla costa del monte, puntando il sentiero che passa lì sotto.
Questa prima parte è molto freeride, ma facendo attenzione si riescono o scorgere dei piccoli sentieri che il bestiame ha creato con il passaggio e che risultano anche divertenti.
Siamo di nuovo sul sentiero ufficiale, segnalato anche in questo caso da paletti con i segnavia CAI, da qui inizia la parte più tecnica e divertente.
Il sentiero offre una quantità elevata di passaggi tecnici, per lo più curve strette a tratti ripide, ma non mancano passaggi su roccia sfiziosi.
Terminiamo questo tratto di discesa nei pressi di una carrareccia che parte dal paese di Ascrea e che ci porterà sulla seconda parte di discesa, questa volta più flow.
Svoltando a destra, una volta usciti dal sentiero, si percorre un tratto in discesa su questa carrareccia in direzione di Ascrea, ma attenzione, poco prima di entrare nel paese bisogna svoltare a sinistra imboccando un sentiero che scendendo dalla carrareccia non è molto evidente.
Dopo una decina di metri c’è un bivio dove si può scegliere tra percorrere il trail Grotte oppure Ratataplan.
Grotte è più lungo, ma presenta diversi tratti pedalati con sali e scendi mentre Ratataplan, il trail presente nella traccia, è invece più corto e flow.
Entrambi divertenti, ma Grotte presenta un ambiente molto caratteristico e affascinante, quindi se non si va di fretta e si ha ancora forza sulle gambe, consigliamo quest’ultimo, altrimenti via su Ratataplan!
Ringrazio Riccardo di Carsoli Bike Zone per la traccia di questo giro sul monte Cervia e tutti i ragazzi del suo gruppo per il lavoro di manutenzione che viene svolto sui trail.