Il Lago Di Garda è un vero e proprio paradiso per i biker che arrivano praticamente da ogni parte del mondo per girare su questi sentieri e personalmente lo reputo uno dei posti più belli d’Italia per andare in bici. Ormai erano quasi 4 anni che non venivo quindi era ora di tornarci. Il giro che vi racconto oggi ha inizio da Limone Del Garda, il posto ideale per chi è alla ricerca di sentieri extreme. La zona di Limone infatti è famosa per i suoi vertical e per la presenza di tratti molto esposti e quindi adatta solo a biker esperti e con capacità di guida avanzate. Dopo aver lasciato il furgone in un piccolo parcheggio a centro paese, ha inizio la lunga salita verso Corna Vecchia. La parte iniziale è su asfalto e sale bella decisa. Appena dopo Bassanega decidiamo di fare un piccolo taglio in cui le pendenze si accentuano ancora di più.
Giunti poco sopra Vesio, precisamente in Località Pertica, l’asfalto lascia il posto ad una bella e comoda strada bianca, precisamente il sentiero 106 che sale verso Passo Nota. Dopo qualche tornante ci sono begli affacci sul lago che purtroppo non godiamo affondo per via delle nuvole molto basse. Il meteo non è dei migliori e nel primo pomeriggio minaccia anche pioggia. La parte più bella e suggestiva della nostra ascesa arriva intorno ai 1100 metri di quota, una bella serie di gallerie scavate nella roccia ai tempi della Prima Guerra Mondiale.
Nei pressi dell’incrocio per Corna Vecchia, la salita diventa ancora più bella e tecnica e dopo un breve tratto in pianura finalmente arriviamo a Bocchetta Val Faigole.
Da qui giriamo a destra per il sentiero 102 che ci porterà in zona Dalco. La prima parte è un saliscendi su cresta in cui bisogna fare attenzione per la presenza di tratti esposti. Il fondo si presenta principalmente smosso e non manca qualche bel passaggio ripido e su roccia. Per un breve tratto abbandoniamo il 102 per andare a sinistra su un bel sentierino che scende tutto a tornanti e ci porta giù fino a Bocchetta Valle Scaglione.
Finalmente siamo in zona Dalco. Dalco è sinonimo di estremo, infatti da qui partono alcune delle discese più tossiche del Garda. La nostra scelta ricade sul Dalco 102, attualmente uno dei più percorribili che sul cartello è segnato come 110.
Qui il gioco si fa interessante. Iniziano una serie di tornanti ripidi e stretti su fondo smosso che vanno per forza affrontati in noose press. La prima parte è tutta così.
Ad un certo punto, in prossimità di un tornante molto esposto, c’è un piccolo pezzo in ferrata che ci obbliga a scendere dalle bici. Tornati in sella, il sentiero diventa più tecnico ed esposto per lasciare spazio, negli ultimi metri, a tratti più ripidi.
Giunti a fine sentiero ci sono circa 250 metri di dislivello in discesa da fare su strada cementata e dopo poco più di 5 ore e mezza siamo di nuovo al punto di partenza. In definitiva un giro veramente molto bello, un classico di questa zona che non delude mai, una traccia non adatta a tutti per via soprattutto della pericolosità della discesa ma consigliata a chi vuole mettere alla prova le proprie abilità.