Un itinerario avvincente che si svolge su entrambi i rilievi che racchiudono il lago del Turano sui trail di Carsoli Bike Zone: Peak To Lake e Forche d’Ascrea.
A completare il giro, già impegnativo di suo, abbiamo anche percorso due brevi discese che, seppur con un ulteriore sforzo, evitano di dover tornare alle auto percorrendo in discesa una noiosa strada asfaltata.
Vista la lunghezza del giro complessivo abbiamo deciso di dividere in due il giro: uno corto con la discesa Peak To Lake, un Urban DH ad Ascrea e la discesa Ratataplan mentre il giro completo, dopo Peak To Lake percorre la discesa Forche D’ascrea e il sentiero Grotte.
Essendo il punto di partenza al centro dei due rilievi dove passa il giro è possibile anche decidere di percorrere solo Forche d’Ascera, Ascrea Urban DH e poi Grotte o Ratataplan, insomma, la disposizione è la quantità dei trail di Carsoli Bike Zone permettono di creare una serie infinita di giri per tutti i gusti!
In questa occasione in molti si sono uniti al giro, incuriositi dalle due discese che in pochi conoscono, in molti anche venuti dall’Umbria, come il funambolo Nicola Zascariani che durante il giro si è esibito in passaggi mozzafiato.
La salita per Peak To Lake
Il punto di partenza del giro è il bivio per Paganico, punto strategico in quanto si trova al centro dei due trail che andremo a percorrere e dà la possibilità di programmare anche ulteriori giri con chiusura prossima al parcheggio.
Nei pressi del parcheggio vi è il ristorante Lontero, dove poter fare colazione al piccolo bar annesso e farsi preparare un panino a fine giro. Per chi viene da Carsoli consigliamo anche il bar Casabianca che si incontra lungo la strada (punto di partenza di altri giri), in questo bar molto fornito troverete anche un bussolotto dove poter lasciare un piccolo aiuto per i Trail builder di Carsoli 😉
Tornando al giro, la salita per raggiungere Peak To Lake è la stessa che si percorre per raggiungere il trail Miralago, infatti i due trail partono praticamente dallo stesso punto ma si sviluppano in direzioni diverse.
La maggior parte della salita è su asfalto, su strada poco trafficata e panoramica fino a Pozzaglia.
Raggiunto il paese di Pozzaglia Sabino si abbandona la strada asfaltata per una carrareccia che attraversa una bellissima pineta, resa ancora più affascinante in questo periodo dai colori autunnali.
La pendenza in alcuni punti è abbastanza elevata, ma con una buona gamba si riesce a pedalare tutta e sono davvero pochi i punti dove anche con un allenamento medio si deve scendere… Tranne se siete Stefano Scott, che sale senza neanche il fiatone sui tratti più ripidi
e a meno che non ci si voglia fermare per giocare con le foglie come ha fatto il nostro amico Gian Luca 😆.
Peak To Lake
Giunti in vetta, purtroppo poco panoramica, ci si veste e iniziamo la discesa che, con il fondo viscido di questo periodo, si rivela molto divertente e impegnativa nonostante sia una discesa senza troppe difficoltà.
Visto il periodo il fondo è ricoperto da un abbondante strato di foglie, ma il sentiero è abbastanza evidente e tranne alcuni punti anche il grip è buono, nonostante le copiose piogge dei giorni precedenti.
Lungo la discesa è possibile trovare scorci panoramici molto belli, come la vista del paese di Paganico con dietro le Gole dell’Obito.
Anche se il sentiero è molto flow non mancano passaggi tecnici tra rocce e ripidi
Il tutto immerso in magnifici colori
La salita per Ascrea è le Forche
Terminata la discesa e attraversato il ponte d’Ascrea ci attende una lunghissima salita fino a Certo Piano e noi, masochisti e amanti della fatica, non contenti della già di per se dura salita, decidiamo di renderla ancora più dura con un taglio micidiale fino ad Ascrea con pendenze quasi sempre superiori al 20%
anche se arrivati al paese la visuale magnifica ripaga ampiamente il grandissimo sforzo fatto.
Volendo, non appena si attraversa il ponte, si può svoltare a sinistra e andare a prendere la strada asfaltata, evitando la dura cementata ma allungando un po’ il giro.
Variante corta per Ratataplan
Giunti nei pressi del cimitero di Ascrea è possibile scegliere se continuare per il giro lungo oppure deviare per il corto, imboccando le scalette sulla destra del cimitero e seguire quindi questa traccia
Variante lunga per Forche d’Ascrea
Imboccata la carrareccia a sinistra del cimitero si attraversano le Gole dell’Obito, altro posto da rimanere in contemplazione per ore
ma mentre noi ammiriamo il panorama Nicola viene attratto da questo roccione, solo una mente malata come la sua poteva pensare di scendere in bici da lí.
Oramai si sa che quando si mette in testa un passaggio, fino a che non lo chiude, il giro non si continua: passaggio degno della Rampage e chiuso al primo tentativo, chapeau!
Anche Ascrea è rimasta a bocca aperta
dopo questa scarica di adrenalina riprendiamo la nostra salita su comoda carrareccia fino a intercettare sulla sinistra il sentiero per Certo Piano.
Qui le cose si complicano un pò dato che il single track presenta alcuni tratti molto ripidi che solo con una ebike si possono superare in sella, ma per il resto anche noi riusciamo a pedalarlo senza mettere piede a terra, il sentiero comunque è bellissimo così come il bosco dove scorre, sembra quasi di stare in Casentino.
Arrivati a Certo Piano comincia anche a piovere ma fortunatamente da qui in avanti la salita fino a Fonte le Forche, dove termina, è su comodissima carrareccia. Le nostre fatiche terminano qui
ora ci attende una bellissima e lunga discesa sul sentiero 333 detto anche Forche D’Ascrea, un single sopraffino che saprà soddisfare tutti i palati
Il sentiero si insinua nel fosso di Valloppio con diversi passaggi intriganti su roccia resi ancora più impegnativi dalla pioggia battente
poi arrivati alle coste di Ascrea improvvisamente si scopre e la vista che si apre sul lago di Turano è di quelle da lasciare a bocca aperta
la discesa termina proprio in prossimità dell’ingresso del paese di Ascrea ma il divertimento per noi non è affatto terminato, ci aspetta un bel tratto di urban all’interno del paese con scale e ripidi
oggi c’è la festa delle castagne e quasi quasi converrebbe terminare il giro qua per fare una scorpacciata di castagne e vino.
Le Grotte
Noi stakanovisti della bike e mai sazi di sentieri, decidiamo di proseguire e così scesi alle gole per il 342 e poi risaliti su single track a spinta fino a Paganico Sabino, ci immettiamo nell’ultima disesa di giornata, le Grotte: una discesa che va guadagnata col sudore in quanto il primo tratto è un continuo sali scendi con diversi strappi e passaggi tecnici, solo all’ultimo diventa una discesa continua di larghezza molto ridotta, quasi un monorotaia da quanto è stretta e le ruote plus ci entrano a malapena: qua bisogna fare attenzione a dove si mettono pena il cadere di sotto.
Traccia giro lungo
Dislivello totale è circa 1600 mt e non 1800 mt come riporta Wikiloc.
Foto Gallery
Discesa Peak To Lake e Ascrea Urban
Discesa Forche d’Ascrea
Per ulteriori itinerari di Carsoli Bike Zone, visitate la nostra area dedicata.