Carsoli, un tempo chiamato Carsioli, da “cars”, “roccia” è un borgo di circa 5.000 abitanti che sorge in provincia dell’Aquila, a 600 metri di altitudine.
Il borgo fa parte dei Borghi autentici d’Italia e, attraversato dal fiume Turano, si estende nei pressi della Piana del Cavaliere, sulle pendici dei Monti Carseolani…
…ed è proprio qui che i ragazzi del CarsoliBikeZone
con pazienza e dedizione, un passo dopo l’altro, hanno costruito una realtà che ormai tutti i bikers del Centro Italia conoscono anche senza l’uso del navigatore: Tufo-Moab, Conciarelle, Poeta, Mola e Malpasso, sono solo alcuni dei tantissimi trail costruiti in questa che è diventata una vera e propria mecca della MTB.
Ce n’è per tutti i gusti e per tutti i palati, si dice in genere, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, qui tutti possono soddisfare i propri gusti, chi ama gli scapicolli, il dh, il flow e l’enduro nel vero senso della parola, tutti possono trovare pane per i loro denti.
E qui il raduno organizzato da BiciNatura ha trovato terreno fertile, con la partecipazione di oltre 30 bikers, tutti con lo spirito giusto, ritrovarsi insieme per trascorrere una giornata in compagnia ed allegria…
…ed Enrico, per esagerare, ha voluto fare le cose in grande, con un giro pedalato al mattino e due discese meccanizzate al pomeriggio, supportato dai potenti mezzi messi a disposizione dagli amici di CarsoliBikeZone.
Ne è venuta fuori una giornata epica, il top tour da fare nella zona in un giorno solo, e tutti sono rimasti più che soddisfatti, ma, d’altronde, come dicono i buffi toscani parafrasando il calcio, qui siamo in Champions League.
La giornata è stupenda, anche il meteo, sapendo del raduno, ha voluto sfoggiare il vestito della festa, offrendoci un fondo perfetto e temperatura gradevole, per regalandoci una di quelle giornate che non scenderesti mai dalla bike, e così su asfalto il lungo serpentone colorato si dirige chiacchierando verso Poggio Cinolfo…
…dove arriviamo in un batter d’occhio, grazie alla salita molto dolce…
Ma le ruote grasse non sono fatte per l’asfalto e poco dopo prendiamo la sterrata che passando sotto Colle Liscia
ci proietta in un autentico balcone naturale sul Velino tutto imbiancato, lasciandoci letteralmente a bocca aperta.
La sosta per scattare una foto in questi casi è veramente d’obbligo…
e qualcuno ne approfitta subito per imitare spiderman attaccandosi con le ruote al roccione come un ragno…
Vero Enrico ?
Poi il sentiero scorre ed ecco comparire il piccolo borgo di Nespolo, incantevole…
anche se la nostra attenzione viene subito rapita da una delle due presenze illustri della zona, il Monte Cervia…
che insieme al Navegna che si intravede laggiù.
E’ più di un ora e mezzo che pedaliamo ma la salita si lascia cavalcare bene…
…prima dell’attacco al portage finale
…ma è veramente poca roba, 15 minuti di orologio…
…ampiamente ricompensati dalla vista che si gode arrivati in cima.
Anche questa però è una bella vista, guardate che gruppone…
La gente scalpita, i bikers prima della discesa sono come come i cavalli del Palio di Siena davanti al canapo, ed hanno tutte le ragioni del mondo quando la discesa è quella che andremo affrontare… il magnifico Tufo-Moab.
E Nicola sapendo cosa lo aspetta comincia con gli esercizi di gradotching.
Dopo una prima parte guidata e flow nel bosco, con diversi ripidi, la discesa ci proietta in un ambiente da sogno, sembra veramente di essere in America e vivere in prima persona i posti mitici della Rampage e di Moab…
…una grande bancata di arenaria sagomata e grippante, che diventa un parco giochi naturale, dove ognuno può scegliere liberamente il proprio videogame, ma qua il gioco è vero, non virtuale.
Il tratto non è lunghissimo ma la scarica di adrenalina è così tanta che si arriva in fondo elettrizzati, come ad aver messo i diti nella presa della corrente… ahaha
Un po’ d’acqua è proprio quello che ci vuole per sbollentare gli animi.
Una salita in asfalto non lunga, ma con il tratto finale che si fa sentire, ci porta in poco meno di mezz’ora all’imbocco della seconda discesa della giornata, Le Conciarelle.
Un bel flow sinuoso che ci spara come proiettili dentro la Val Peschiera…
e centrifugati come dentro una lavatrice, ci risputa sull’asfalto che riporta a Collalto Sabino.
Altra breve risalita ed eccoci al Poeta, l’ultima discesa del giro pedalato…
e qui si cambia registro, è una discesa molto DHeggiante, bisogna lasciare i freni e buttarsi a capofitto, anche se il sentiero non è liscio come una palla da biliardo…
Ci sono salti veri e impegnativi che solo i più temerari e preparati riescono a fare ma il tutto sempre in un contesto molto naturale
Il giro pedalato finisce qui ma per i più insaziabili come noi, dopo un pasto frugale dal paninaro, ci sono ancora due discese da fare, con un piccolo-grande aiuto però… ahahah
Risaliamo sopra Collegiove con l’ausilio del servizio di risalita meccanizzata messo a disposizione degli amici del CarsoliBikeZone, per affrontare una nuova avvincente discesa, la Mola trail, un bel sentiero CAI che si presenta flow nella parte alta…
e roccioso e tortuoso nel finale, ma molto molto divertente e alla portata di (quasi)tutti…
Diciamo che si fa voler bene !
Nuova risalita, sempre meccanizzata, e dopo un piccolo intermezzo pubblicitario, con l’espulsione del Grezzo Naturale dalla roccia brulla…
eccoci all’imbocco dell’ultima discesa, il Malpasso, considerata dai più la regina della zona, che per la visuale che offre, sarebbe da ribattezzare Belpasso !
E qui si entra nel regno della roccia…
La discesa è stupenda e lunga, con diversi passaggi tecnici dove bisogna letteralmente contorcersi per passare indenni !
Sono quasi le 17.00 quando risaliamo sul furgone per fare ritorno alle auto ed è dalle 9:30 che siamo in bike, un giro che verrà marcato sul nostro calendario uscite con 5 stellette, per quanto siamo appagati e soddisfatti.
Un grazie di cuore a Riccardo ed a tutti i ragazzi del CarsoliBikeZone, se lo meritano davvero.
Ringraziamo inoltre Santino, Vittorio e Peppino per il contributo fotografico.