Giro strepitoso in Calvana in quanto riunisce tutte le discese più belle e significative della zona (almeno per chi predilige il tecnico e i gradoni) col valore aggiunto della salita dal “Sentiero della Pace”, anche questo tecnico con rocce e gradoni, chiudendo così il cerchio di un giro senza compromessi e solo per amanti del tecnico spinto.
Dal parcheggio sotto Travalle si parte imboccando quasi subito il sentiero della Pace, la prima parte è un ampia carrareccia anche se già si vedono affiorare le rocce, segno premonitore di quello che ci aspetterà di li a poco
infatti al bivio per Torri giriamo a dx e il sentiero diventa single track, ma questo non sarebbe niente, il difficile sono i gradoni che solo con la giusta tecnica si riescono a passare indenni e anzi addirittura divertendosi.
La salita impegna come una discesa in quanto la concentrazione è massima se si vogliono superare gli ostacoli in sella
i tratti dove rifiatare non esistono perchè anche dove le pendenze si affievoliscono, ci sono sempre i sassi da schivare.
A Vezzano termina il single track ma non le nostre fatiche, anzi i passaggi diventano ancora più impegnativi tanto che è bello anche fermarsi ad acclamare il compagno che riesce a chiuderli in sella.
Siamo a Poggio alle Macine, qui diventa durissimo proseguire in sella tanto che a breve dovremo scendere e spingere la bici, ma veramente per pochissimo tanto da considerare la salita nel suo complesso pedalabile al 99%.
Terminato lo strappone lo stradone lascia nuovamente il posto al sentiero e che sentiero!
Ultimi passaggi tecnici
e siamo a Case Valibona, la salita fin qua è stata veramente entusiasmante anche se ce n’è ancora parecchia da fare per arrivare al Monte Cantagrilli nostra cima Coppi di giornata, ma dopo quello che abbiamo passato qua sembra quasi di stare in una ciclabile ahahah
ciclabile si ma con uno strappo finale da infarto!
Il tempo di una sosta per ammirare il bel panorama e rifocillarsi
e ci attende un lunga cavalcata che ci farà percorrere tutte le creste fino alla Retaia, con la particolarità di tanti passaggi tecnici da affrontare che le rendono veramente entusiasmanti.
Da qui comincia la discesa e in genere si dice “il divertimento”, ma vi posso assicurare che anche arrivare fino a qui è stato appagante il giusto.
Prima discesa di giornata la Retaia e le Scalette, dove sono la roccia e i gradoni il comune denominatore
le Scalette poi, mai nome fu più azzeccato in quanto in tutta la discesa è difficile trovare un pezzo di 50 metri senza gradoni
La scorpacciata di roccia ci ha appesantito un pò, forse è stata questa la causa della tremenda fatica che facciamo per risalire da Faltugnano all’imbocco della seconda discesa di giornata ovvero il sentiero 42 detto San Leonardo, o forse sarà stata invece la carrareccia liscia come l’olio ma con pendenze mai inferiori al 20%, da nausea!
Ma tantè a nostra discolpa ci sono anche i 1500 di dislivello che abbiamo accumulato sulle gambe e che cominciano a farsi sentire, ma la magia della discesa lenisce tutto e quando si tratta di una discesa trialistica come questa potremmo riaffrontare anche altre 10 salite pur di percorrerla.
La discesa è stupenda e molto guidata tra le rocce
per chi ama il genere è uno sballo
anche se purtroppo non è molto lunga ma si sa, le cose belle finiscono subito.
In men che non si dica ci ritroviamo così a campo al Prete, dove ci attende un’altra durissima salita per ritornare a Casa Bastone, la prima parte si riesce a fare in sella ma bisogna dare il meglio di se, poi si spinge in quanto risulta difficile anche in discesa. Si è fatto tardi, d’altronde siamo a gennaio e le giornate sono ancora corte, e per questo dobbiamo tagliare il giro raggiungendo i Bifolchi.
Da qui prima su carrareccia e poi su single track sopraffino
arriviamo a C. Castiglione dove ci attende l’ultima discesa, degna conclusione del gran giro fatto ovvero la Seccomass, un sentiero wild e grezzo senza compromessi
peccato solo che sia quasi buio e non possiamo godercelo al 100% ma torneremo sicuramente a ripercorrerlo perchè merita alla grande.
Così dopo quasi 8 ore di giro e 1800+ si conclude il nostro tour, in definitiva giro molto impegnativo, la Calvana non fa sconti a nessuno ma considerando il periodo non c’era giro migliore di questo per poter aprire i nostri grandi tour del 2019.