martedì, Dicembre 3, 2024

Tra le esperienze più belle da fare in bici c’è sicuramente il passaggio sulla cresta di un monte e il Pellecchia, gigante sonnacchioso disteso su un fianco, si presta perfettamente allo scopo.

La sensazione di percorrere una linea di energia si avverte benissimo. Il vento è più fresco e le enormi masse d’aria che fluiscono da un versante all’altro del monte, da una valle all’altra, qui si concentrano, creando potenti moti convettivi. I cicli di gelo e disgelo e l’azione erosiva di vento e pioggia, scarnificano la parte sommitale, creando un costone frastagliato di roccia esposta. 

La traccia del percorso

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Muoversi su questa linea sconnessa, in bilico tra un versante e l’altro della montagna è una esperienza magnifica. Non è facile restare in sella, soprattutto in salita, qualche volta è proprio impossibile e si procede a spinta, ma un occhio allenato scorge sempre tra le rocce la linea migliore, scavata in secoli di passaggi.

Immagini dei luoghi

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Qualche volta la linea si addentra tra alberi ed arbusti contorti che crescono nelle ascelle del monte, in quei pochi ambienti riparati dove è possibile resistere al rigore dell’inverno.

Dalla croce del Pizzo, alla croce di vetta, cumuli di sassi disposti a cono fissano il passaggio svettando all’orizzonte, quando sei così attaccato al cielo basta poco per fare una cattedrale e non ti chiedi mai cosa indichino, quando sei li lo capisci e basta.

Il passaggio sulle creste

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