giovedì, Dicembre 26, 2024
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Pratomagno: Croce-22-Zanza-Albereta-Freeride-Rocknroll-Vipereta

Un itinerario all-mountain di grande spessore, con discese molto divertenti in cui è protagonista la roccia fissa.

Grazie al recupero auto cumuliamo ben 2600 mt di dislivello negativo che considerata l’altezza massima della montagna di soli 1.592 mt è quasi un record.

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Lasciata un auto al parcheggio del grazioso paesino di Loro Ciuffenna, con le altre saliamo fino al termine della strada asfaltata chiamata ‘Panoramica’ che sale alla croce del Pratomagno.

Per raggiungere la croce del Pratomagno che con i sui 1592 mt rappresenta la massima elevazione del gruppo montuoso in questione ci sono due possibilità: pedalare tutta la panoramica fino al foro e poi salire su fuoristrada alla cima o prendere il sentiero 21 che con duro spingismo e con tratti molto ripidi taglia tutta la montagna e in breve tempo raggiunge la croce (la traccia postata ottempera questa seconda possibilità).

Dalla vetta la visuale con le giornate serene come quella che abbiamo trovato noi è davvero notevole e spazia lato nord dai Monti Apuani, al Corno alle Scale fino ad arrivare al Cimone e lato sud al Lago Trasimeno, Amiata e addirittura il mare e la maremma.

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Dopo la sosta contemplativa ha inizio una lunghissima cavalcata di cresta sul sentiero 00 che passando per Pozza Nera e Cima Bottigliana ci catapulta all’imbocco della prima discesa di giornata, il sentiero 22.

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la lunga e panoramica cresta dalla croce del Pratomagno

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Sentiero 22

Si tratta di una delle più belle discese della zona fatta solo ed esclusivamente di roccia fissa, un susseguirsi continuo di rock garden mai estremo che accontenterà tutti i palati anche i più fini.

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la roccia fissa padrona del sentiero 22

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passaggi sul filo di roccia sul sentiero 22

Durante la discesa ci inventiamo anche dei passaggi fuori sentiero super tossici al limite della fattibilità come questo del nostro funambolo Nicola.

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La discesa termina alla Trappola, piccolo e isolato paesino montano situato in posizione molto panoramica, da qua risaliamo sempre per la ‘Panoramica’ fino alla Casa del Bercio da dove ha inizio il tratto di salita più duro di tutto il tour rappresentato dal sentiero 24. La salita è quasi tutta a spinta eccetto gli ebikers che riescono a pedalarla per il 90% al prezzo di sprecare però parecchia batteria.

Ritornati sul crinale dello 00 facciamo una piccola deviazione per il Monte Lori dove si trova un cumulo di grosse pietre su cui è infilata la famosa spada nella roccia di Re Artù. L’idea non è certamente originale, però è simpatica e il luogo è diventato un punto di riferimento nel Pratomagno.

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Ritornati sui nostri passi facciamo un’altra piccola deviazione per il sentiero 49 per andare ad ammirare la ferrata ‘Romana Nesi’, il sentiero è quasi sospeso nel vuoto con caratteristiche pareti di roccia ai lati, pedalare qua è una esperienza davvero mistica e consigliata.

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Abbandonata la ferrata riprendiamo nuovamente lo 00 fino a Pian dei Lavacchi e poi su sentiero quasi inesistente e completamente richiuso raggiungiamo l’imbocco della seconda discesa lo Zanza Trail.

Zanza Trail

Si tratta del classico pistino con sponde e appoggi ben curato e liscio, unica difficoltà qualche bel ripido dove bisogna fare attenzione in caso di fondo bagnato ma in condizioni di asciutto come lo abbiamo trovato noi invoglia solo a lasciare i freni e godersi il trail.

La discesa termina nei pressi dello ‘Scoiattolo’ qua fate ben attenzione perchè la traccia prevede la risalita all’Abetina del Bardi e la discesa di Albereta1 ma purtroppo la discesa allo stato attuale non esiste più e quindi al bivio conviene tirare dritto fino a imbocco della successiva discesa Albereta2 risparmiando così dislivello e soprattutto arrabbiature, imprecazioni varie e incontri ravvicinati con spini e rovi.

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Albereta2

Lunghissima e bellissima discesa su single track naturale fino a Pratovalle, è considerata un must della zona, la discesa non molla mai ed è un continuo susseguirsi di passaggi su roccia fissa, davvero entusiasmante.

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passaggi a prova di scudiscio ahahahah

La discesa termina a Pratovalle dove arriviamo col sorriso stampato sulle labbra, dopo questa discesa potremmo già considerarci più che soddisfatti ma ci sono ancora ulteriori 3 discese da fare quindi saliamo su salita dolce di asfalto e attraversati i borghi di Faeto e Casamona ecco che ci si parta davanti l’insegna, scritta con pezzi di catena arrugginita della bici, della discesa Freeride

Freeride

Discesa il cui nome rappresenta benissimo le sue caratteristiche, è una discesa abbastanza veloce, il classico enduro su sentiero naturale però e non costruito, divertente e filante che accontenta soprattutto gli amanti della velocità ma che ben ci sta nell’ottica dle nostro giro dopo discese più lente e più trialistiche.

Terminata la discesa bisogna nuovamente risalire a Casamona per tornare allo stesso punto di partenza della suddetta discesa, la salita è su asfalto e la pendenza è lieve quindi considerato che è l’ultima salita e abbiamo già più di 1.400 mt di dislivello sulle gambe ben ci sta. Superato l’imbocco della discesa Freeride si continua in piano fino ad un successivo bivio dove bisogna girare a sinistra ed ha inizio la discesa Rocknroll.

Rocknroll

Il nome è tutto un programma e siccome la roccia è il nostro amore questa discesa non delude le nostre aspettative con continui passaggi su rock and roll, ripidi e chi più ne ha più ne metta, discesa davvero entusiasmante degna conclusione di un giro stupendo.

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ripidi su roccia a go go sul rocknroll

Sbucati all’asfalto è quasi buio ma la nostra avidità in fatto di discesa è insaziabile, quindi piccola risalitina ed eccoci al gran finale sul Vipereta.

Vipereta

Che goduria essere morsi da una Vipera come questa, anche se buio e il sentiero si vede a malapena è uno strisciare continuo su roccia e gradoni davvero da sballo, la discesa è breve ma intensa, non potevamo chiedere finale migliore di questo.

Stanchi ma felici e inebriati da tutto questo ben di Dio quasi senza accorgercene a buio pesto fagocitiamo gli ultimi 4 km di asfalto per tornare al parcheggio di Loro Ciuffenna dove dopo aver percorso 1.700 mt di dislivello positivo e 2.600 negativo il giro termina.

Il video riassuntivo del tour magistralmente realizzato e montato da Toni Partipilo

Raccolta fotografica

Pratomagno

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