Un itinerario avvincente sui monti reatini che qui proponiamo in forma ridotta a causa della pioggia che ci ha persuasi ad andare direttamente al dunque, senza tergiversare.
La traccia del percorso
Partenza dal nuovo parcheggio situato all’ingresso di Antrodoco, attrezzato specificamente per le bike, con apparecchiatura per gonfiaggio gomme, stazione di ricarica e-bike (alimentata con impianto fotovoltaico) e fontanella per il lavaggio, molto utile a fine giro.
L’ascesa avviene quasi integralmente in fuoristrada, lungo sentieri e carrarecce con pendenze abbastanza impegnative, in alcuni tratti superiori al 20%, difficili da affrontare con bici muscolare, ma abbastanza divertenti se affrontate in e-bike, con il vantaggio di ridurre la percorrenza in salita per l’imbocco di Zi’ Chiccu dai canonici 20 Km a circa 10.
Ma se i numeri sono indubbiamente utili ad una sommaria descrizione dell’impresa, non dicono niente sull’esperienza percettiva. Tra uno strappo e l’altro, su sentieri di ciottoli e roccia, ci si addentra in un ambiente naturale che si risveglia sonnacchioso dal torpore dell’inverno, con le ginestre che esprimono il meglio di sé in magnifiche fioriture.
Salendo un po’ di quota, si abbandona il bosco misto per entrare nei castagneti secolari. Le maestose alberature sono pronte alla ripresa vegetativa, energia potente, si percepisce la pressione della linfa che sale nei trochi, spingendo l’esplosione delle nuove gemme.
Un cancello di filo spinato segna il passaggio in un area destinata al pascolo brado, serve a contenere gli animali all’interno. Sfilando l’asola dall’ultimo paletto a sinistra la barriera si apre ma, passati dall’altra parte, è assolutamente necessario rimettere le cose esattamente come erano.
Dall’altra parte un ambiente tipicamente montano, con il monte Nuria che domina all’orizzonte.
Lungo il percorso un fontanile destinato ad abbeverare il bestiame, ma in caso di necessità, ci si può dissetare con acqua sorgiva.
Un altro piccolo sforzo e ci siamo. Ecco l’imbocco di Zi’ Chiccu, l’ascesa è finita, una piccola sosta sotto la pioggia per indossare le protezioni e si parte.
Rispetto alle prime volte che ci siamo stati, devo dire che il carattere del trail è notevolmente cambiato, divenendo parecchio più tecnico. Dopo un primo tratto flow e veloce, la parte centrale dei tornanti stretti nel corso degli anni è stata scarnificata dall’azione erosiva della pioggia ed ora presenta ampi tratti di roccia esposta che rendono la percorrenza più sincopata.
Terminato Zi’ Chiccu, ci siamo diretti sull’altro versante, per provare il San Francesco trail, una discesa tra i castagneti molto avvincente, che alterna tratti veloci a tornanti sinuosi con vari passaggi su roccia esposta.
Considerando che le previsioni meteo suggerivano di starcene a letto, tutto sommato ci possiamo ritenere soddisfatti della bella giornata di riding.
Gustatevi il video per maggiori ragguagli, noi ci impegniamo a tornare sul posto con meteo propizio, per proporre un itinerario più esteso. Nel frattempo, scaricate la traccia, sono sicuro che non rimarrete delusi.
Estratto video delle discese
Salita e discesa, sofferenza e gioia, la vita del biker è sempre in bilico, e per spostare l’ago della bilancia nel settore più godereccio, che c’è di meglio di una tavola imbandita con un piatto di fettuccine con porcini e tartufo? A fine giro vi consigliamo di approdare al Castoro, menù essenziale, ma la cucina è genuina ed i prezzi onesti.
Ringraziamo per la pazienza e la gentilezza la nostra valente guida Enrico De silvestri, pietra miliare dell’Associazione MTB Monte Giano (Antrodoco).