“la Maremma ha l’enduro nell’anima”, questo lo slogan della 1^ prova del Toscano Enduro Series 2018, e dopo aver percorso tutti i trail della prova bisogna ammettere che li la parola ENDURO andrebbe scritta proprio con la lettera maiuscola e gridata ai 4 venti. In effetti ci siamo trovati nella Mecca di questa disciplina, sentieri curati al top, risalite chiaramente studiate a tavolino, nulla è stato lasciato al caso. Si dice che la perfezione non esiste ma qui ci sono andati veramente vicino e la dimostrazione sono i centinaia di bikers che abbiamo visto sul percorso di gara durante tutta la giornata, e le facce soddisfatte e divertite al termine delle varie Prove Speciali: Sassi Bianchi, Petriccio, Natalino e Termine24, quattro capolavori che rispecchiano al 100% la definizione “Enduro”. Gli appassionati della disciplina non possono non solcare questi tracciati con le loro bike, e per di più ora che sono stati tirati a lucido come il giardino di casa.
Era da molto tempo che volevamo fare un giro dalle parti di Castiglione della Pescaia, l’unica location che ci mancava nel panorama dei percorsi toscani marini, Punta Ala, Talamone e Argentario erano state più volte teatro delle nostre scorribande, e non potevamo trovare occasione migliore per aggiungere una tacca sulla nostra MTB, l’imminenza della 1^ prova del TES 2018. Vista la nostra indole, prima di tuffarci sui percorsi enduro, abbiamo aperto le danze con uno sconfinamento freeride, raggiungendo l’omonimo trail attraverso il sentiero dell’Eremo di San Guglielmo, il Santo protettore del territorio castiglionese.
Arrivati all’imbocco del sentiero, dopo la consueta foto ricordo sul bel panorama
ci siamo tuffati sul Freeride, anch’esso trail di una prova speciale di qualche anno fa (2016) e, seppur un po’ abbandonato, l’abbiamo trovato in perfetta forma. Come cambiano i giudizi, qui il sentiero più sporco è molto più pulito del più pulito delle nostre parti ! ahahah, qui è la roccia a farla da padrona !
…e il contesto è molto bello
Il sentiero termina proprio all’Eremo di San Guglielmo e arriviamo giusto in tempo per assistere all’uscita del Cardinale Venceslao 😀
Da qui, dopo un lungo trasferimento in falsopiano sul sentiero La Spianata, raggiungiamo la prima PS, ovvero “I sassi Bianchi“, e devo dire che non si trovano facilmente delle PS che hanno come punto di partenza un posto con una simile vista sul mare.
La partenza è molto originale, in salita e su sassi (saranno questi i famosi sassi bianchi ?)
a cui segue subito un accattivante rock garden
Nicola prova una linea alternativa ma non sembra molto enduristica 😯
…poi il sentiero diventa più scorrevole
ed il divertimento aumenta con le numerose curve spondate, i ripidi
i sassoni posizionati a ad arte, da copiare o saltare, e qualche rampa per staccare davvero. Possiamo dire che il repertorio è completo !
Terminata la discesa si risale per il sentiero “L’Imbrecciata”, una carrareccia pedalabile ma con degli strappi da non sottovalutare, poi, girato per la Fonte del Capitano, rifacciamo un breve tratto del trail Sassi Bianchi, e con uno strappone che solo i più arditi riescono a fare in sella, raggiungiamo “Poggio Petriccio”, da dove parte la nuova PS, realizzata appositamente per l’evento… e visto il panorama e la “poltrona”, la tentazione di rimanere qui a crogiolarsi al sole è forte !
Ma la curiosità di un nuovo trail prende il sopravvento, così ci buttiamo giù a capofitto, nel vero senso della parola 😀
In confronto agli altri trail si vede che questo è stato fatto da poco, ma la linea è veramente accattivante, un susseguirsi di curve, sponde e salti, sempre con la stupenda vista mare 😮
Noi percorriamo solo il primo tratto, poi ci buttiamo sul “Natalino”, che percorriamo per intero, diversamente dal percorso di gara che lo prende da circa metà !
E’ questa la PS più nervosa ma anche la più accattivante, con continui cambi di direzione, molto tortuosa, stretta e con numerosi rilanci e curve in contropendenza. Qui la tecnica farà la differenza!
La discesa termina a Castiglione della Pescaia e alcuni nostri compagni d’avventura decidono di chiuderla qui, noi invece risaliamo ancora una volta, vogliamo completare l’opera, non possiamo andare via senza aver percorso quello che è il più famoso e storico dei sentieri castiglionesi, il Termine24. Il sentiero non tradisce davvero le nostre attese, è il più lungo di tutti ed inizia subito con un bel rock garden !
… a cui seguono tratti più scorrevoli, con rocce che sono dei veri trampolini naturali.
Si finisce con due o tre saltoni da pro, dove i più bravi si esibiscono in mirabolanti evoluzioni che i fotografi si prestano a immortalare.
La giornata termina sulla ciclabile per Castiglione della Pescaia, dove incontriamo centinaia di bikers, tutti a discutere delle PS e a scambiarsi impressioni, ma una cosa è certa, il sorriso che regna sulle facce di tutti vuol dire che i ragazzi del Bagnoli Bike hanno fatto davvero un ottimo lavoro ! 😉