giovedì, Novembre 21, 2024

Un itinerario breve ma intenso, per cimentarsi con uno dei rock-garden più belli e divertenti della zona e godere di una suggestiva vista panoramica su Tivoli e tutta la valle dell’Aniene. 

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La riserva naturale del monte Catillo è una location molto amata dai riders tiburtini (e non solo), sia per la sua posizione che offre un panorama suggestivo su Tivoli e la valle dell’Aniene,  sia perché al suo interno si trovano diversi trails naturali molto divertenti ed anche tecnici. Un’altra caratteristica del Catillo è la sua elevazione che non supera 600mt slm, dalla quale non ci si aspetterebbe una discesa lunga e divertente, invece la sua piccola cresta nasconde due perle dei monti Prenestini: le roccette e la sughereta.

Un giro cotto e mangiato

Al termine di una settimana di piogge, freddo, nevicate e dopo un sabato di sole, le previsioni per la domenica non promettevano nulla di buono, addirittura erano previste nevicate e gelicidio su tutto il Lazio, Tivoli compreso…

Con l’amico Andrea però volevamo fare lo stesso un giro, magari breve e vicino casa, ed il Catillo era il candidato ideale, dato avrebbe permesso un celere rientro in caso di tempo avverso. Verso la sera di sabato, con le previsioni ancora non rassicuranti, c’era ancora un po’ di incertezza sul da farsi, finché non è arrivato un messaggio di Federico ( di Bicidamontagna.com Guidonia) con il quale ci invitava ad andare sul Catillo insieme ai ragazzi del TTC.

La partenza per me, Federico ed Andrea è avvenuta dalle rispettive abitazioni, in modo da allungare un po’ il giro che di per se è corto, mentre per il resto del gruppo l’appuntamento è nei pressi della stazione di Tivoli, punto strategico sia per la presenza di parcheggio, sia per la posizione al termine della discesa. A pochi passi dalla stazione di Tivoli, inoltre, ci sono diversi bar e ristoranti dove poter fare colazione o pranzare a fine giro, inoltre, per chi volesse allungare, si può in breve tempo raggiungere le PS sul Ripoli, sempre ben curate dal gruppo TTC.

Tivoli è ricca di monumenti di interesse storico e nei dintorni della stazione se ne trovano diversi, come Villa Gregoriana, con vista sulla cascata, e Villa D’este, con le sue magnifiche fontane. Per questo a Tivoli si può venire anche con tutta la famiglia, e mentre voi fate il vostro giro, loro potranno gironzolare tra i tanti monumenti, chiese, reperti archeologici dell’antica roma e del rinascimento, o magari facendo shopping nel vivace centro storico.

La salita

Dopo una breve sosta/colazione al Flo’s bar, che affaccia sul tempio di Vesta, si parte in direzione di San Polo dei Cavalieri, salendo dolcemente e senza strappi su asfalto, ma ai piedi del paese si svolta a sinistra lungo una cementata e la salita cambia faccia bruscamente… Si deve affrontare un piccolo strappo, molto ripido, che porta ad un bel fontanile, dove è possibile fare rifornimento d’acqua. Procedendo sempre su cementata e con pendenze di tutto rispetto, in breve tempo raggiungiamo il cancello di ingresso alla Riserva Naturale del monte Catillo.

Da qui inizia lo sterrato che ci accompagnerà fino a fine giro, ma c’è ancora da pedalare un po’ (ed anche spingere per circa 30mt) finché non si raggiunge un piccolo pianoro, da cui sulla sinistra inizia il sentiero Don Nello. Sulla destra si trova invece un altro sentiero che porta a fonte Bologna ma che risulta molto sporco e meno lungo del Don Nello.

Il sali e scendi

La prima parte di sentiero alterna discese flow e salite brevi ma a tratti ripide, passando sul fianco dei rilievi di Colle Mariano e Colle dei Travi. Il fitto bosco e la scarsa altitudine non dà l’idea di essere a mezzacosta, finché non si arriva in cima a Colle Piano (598mt), dove il bosco si apre regalando una vista mozzafiato, e dove ci si prepara per la prima vera discesa della mattinata, le roccette.

Le Roccette

Questo trail è caratterizzato da un fondo di roccia fissa aguzza che spunta fuori dal terreno, creando un rock garden di circa 1,5 Km dove è richiesta una guida attenta e precisa alla ricerca della linea migliore da seguire. La prima volta che si affronta difficilmente lo si riesce a fare senza mettere i piedi a terra e spesso non lo si apprezza appieno. Io stesso solo ultimamente lo sto apprezzando al massimo dopo che, con il tempo, ho acquisito maggiore sicurezza ed ho migliorato la mia tecnica di guida.

La sughereta e Don Nello

Al termine delle Roccette si attraversa una magnifica sughereta, una delle poche rimaste ben conservate, nonostante i danni causati dai frequenti incendi. Nella sughereta corre un breve sentiero molto flow che permette di riprendere fiato dopo il lungo rock garden delle Roccette, ma all’uscita ci aspetta un altro tratto con fondo roccioso, diversi drop naturali e curve a gomito esposte che, in presenza di abbondante fango colloso al punto da bloccare le ruote, ha messo in difficoltà alcuni di noi. Io stesso stavo per fare un bel cappottone a causa del fango misto sassi che si è incastrato tra gomma e parafango ha bloccato improvvisamente la ruota… fortunatamente grazie anche ai pedali flat, sono sceso dalla bici che è rimasta piantata su se stessa. Tanto era il fango e la forza che il parafango si è strappato dalla sede!

Il trail termina nei pressi del villaggio Don Bosco, sopra il bacino idrico che alimenta la famosa centrale elettrica Acquoria di Tivoli e la sua cascata, regalando un panorama su tutta la cittadina ed il suo antico borgo dominato dalla Rocca Pia. La cascata e la centrale idroelettrica di Tivoli hanno avuto un ruolo molto importante nella storia anche di Roma che fu la prima città al mondo illuminata da corrente elettrica alternata alimentata a distanza. Fino ad allora l’energia elettrica era fornita da centrali elettriche a Carbone che avevano una portata limitata a poche centinaia di metri, mentre la corrente alternata generata dalla centrale idroelettrica dell’Acquoria poteva viaggiare per diversi chilometri. Per la precisione la prima linea elettrica a corrente alternata fu proprio quella da Tivoli a Roma, lunga ben 28 Km. (FONTE)

Questo giro non dovrebbe mai mancare nella lista degli itinerari classici, soprattutto se amanti dei rock garden e trails naturali. Il giro completo è di circa 15 Km e si percorre in due ore e mezza, quindi è l’ideale anche per chi vuole fare un giro veloce ma tecnico, mentre per chi volesse percorre più distanza c’è la possibilità di aggiungere comodamente una o più PS del Ripoli.

Si ringraziano tutti i partecipanti in particolare Federico per averci coinvolto in questa uscita ed Alfredo Ranieri che ha scattato alcune delle foto presenti nella Gallery seguente.

Gallery Completa

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