Un evento unico nel suo genere, con l’obiettivo di fare festa tutti insieme, ma, alla luce delle ultime drammatiche vicende, quest’anno lo spirito di solidarietà e condivisione ha voluto estendere un caloroso abbraccio alle popolazioni colpite dal sisma, con una raccolta fondi interamente devoluta ad Amatrice.
La storia
Gli Stonati non sono una ASD, con regole, statuto e programma di uscite, né tanto meno una squadra con obiettivi agonistici. Si diventa Stonati semplicemente partecipando alle attività e condividendo la filosofia.
Il gruppo nasce nel 2012, durante un’uscita al Pineto, Andrea, Giovanni e Fabio hanno pensato di invitare amici a condividere la loro passione per la mountain-bike. Dalle prime uscite tra amici, fatte soprattutto per chiacchierare, in poco tempo il gruppo è cresciuto, definendo sempre meglio quella filosofia di fondo, quello spirito scanzonato che lo connota.
Poi il salto tecnologico, la creazione di un gruppo WhatsApp, rivelatosi subito strumento prezioso per organizzare al volo le uscite infrasettimanali, condividendo con gli altri compagni del gruppo anche quei ritagli di tempo libero nella vita lavorativa… “Domani pomeriggio si fa qualcosa? Chi c’è per un giretto a Monte Cavo?”
Ad ogni uscita si aggiungeva un nuovo membro e come da tradizione Stonata gli veniva assegnato un nick name… Tra stonati ormai ci si chiama solo per nick: er braciola, libellula, bulldozer, caciara… anche a me ed Enrico è stato assegnato un nick, rispettivamente, er Like ed er Riporter.
Il gruppo non aveva ancora un nome, il nome venne dopo. Considerando che a più di quarant’anni un gruppo di amici aveva scelto di cimentarsi con l’enduro, una disciplina molto rischiosa, di sicuro qualcosa nella testa non doveva girare per il verso giusto… La passione poi aveva raggiunto una intensità tale da sfiorare livelli patologici, erano Stonati dall’enduro.
Essere stonato è diventato anche uno stile di vita, in sella alla bici si evade dalla routine quotidiana del lavoro, della famiglia, dei problemi in genere. La possibilità di vivere e condividere con il gruppo esperienze di divertimento intenso aiuta a guardare alle cose della vita con spirito più costruttivo.
Alla ricerca di un continuo miglioramento, in molti hanno cominciato a partecipare a gare enduro, era giunto il momento di cercare un appoggio tecnico. Fu così che si consolidò la collaborazione ancora in essere con Luciano e Lory di BikeStore. La filosofia però è rimasta intatta, il gruppo è aperto a tutti e la sua base costitutiva è l’amicizia e la condivisione.
Il raduno degli stonati
Molti Stonati si ritrovano a trascorrere le vacanze estive a Mandela, dove fino a poco tempo fa la MTB era quasi sconosciuta anche tra i bambini… Gli Stonati sono stati i primi a girare e tracciare percorsi sulle colline circostanti Mandela, creando man mano curiosità tra i residenti ed i bambini del posto, fino a quanto, in occasione della sagra della polenta, giunse il momento del Primo raduno.
Fu il primo focolaio dell’infezione, la passione per la mountain-bike si diffuse come un virus, in particolare tra i più giovani, giungendo quest’anno, alla terza edizione, a ben 90 riders che hanno raccolto l’invito Stonato! (Precedente edizione)
Vedere in un unico evento tante maglie con colori diversi è la prova che la filosofia degli stonati è vincente, trovando apprezzamento in tantissimi bikers di gruppi diversi e con diversi modi di andare in bici. Le proposte per la mattinata sono rivolte a tutti, con un giro enduro su percorsi tecnici, uno per pedalatori più tranquilli ed iniziative per i più piccoli, portando in piazza eBike, Hardtail enduro, XC, Full da Enduro, 27,5+ e persone arrivate anche da lontano, come il nostro amico Salvatore di BiciDaMontagna.com Viterbo, che nella sua bici “nascondeva” un mini-tool molto interessante di cui parleremo prossimamente in una piccola recensione…
C’è da dire però che quest’anno il raduno ha rischiato di essere annullato, a causa del sisma che ha colpito il Centro Italia a pochi giorni dalla data programmata per l’evento, creando sconforto anche nella nostra comunità di bikers. Ma durante una chiacchierata tra gli Stonati e Luciano di BikeStore, si è deciso di cogliere l’opportunità dell’evento per realizzare una raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma, organizzando una estrazione a sorte di gadget messi a disposizione degli sponsor!
Lo stesso BikeStore ha messo in palio tantissimi premi, tra cui mascherine 100%, maglie FOX, occhiali ION, Guanti e tanti altri accessori. Ha contribuito anche BiciDaMontagna, rendendo il piatto cosi allettante da giungere ad una raccolta di 700 €.
Le attività del raduno
Come radunare il maggior numero di Bikers e trovare per ognuno qualcosa di interessante da fare, bambini compresi?
La risposta è semplice, organizzando diverse attività di tipologia e target diverso, pensate sfruttando le caratteristiche del territorio ed il bike Park di Mandela, che piano piano sta riprendendo vita dopo qualche problema con l’Amministrazione locale proprietaria dell’area.
Nel dettaglio, il menu della mattinata prevedeva tre attività principali:
- MTB School gratis per adulti e bambini
- Giro XC
- Giro Enduro
Pratatteri Bike-Park
Per soddisfare la crescente richiesta di un posto dove potersi esercitare ed imparare ad andare in MTB, gli Stonati, in collaborazione con la Proloco di Mandela, hanno creato un piccolo bike-park, con rampe, ostacoli e curve di diversa difficoltà, nel quale istruttori qualificati potessero impartire ai giovani e meno giovani lezioni di MTB.
La Proloco ha sempre svolto un ruolo attivo a sostegno del bike-park, destinandovi specifici finanziamenti e promuovendone l’ulteriore sviluppo in tutte le sedi istituzionali competenti, oggi più che mai, grazie alla presenza di alcuni Stonati nel direttivo.
Dopo le alterne vicende che hanno riguardato negli anni la struttura, finalmente di recente si è deciso per il suo rilancio, ed il 3° raduno Stonati era decisamente l’occasione giusta. In collaborazione con gli istruttori della MTB School Valle Dell’Aniene, nel bike-park Pratatteri è stata organizzata una MTB School gratuita per adulti e bambini, una iniziativa che ha riscosso grande successo, con tantissime adesioni. Tutti i partecipanti sono rimasti pienamente soddisfatti, apprendendo molte nozioni a loro sconosciute o affinando la tecnica di guida grazie ai buoni consigli di numerosi istruttori, tra cui il nostro amico Jacopo Passacantili.
Il giro (Enduro ed XC)
La partenza è per tutti dal Nino’s Pub, destinazione bike park Pratatteri, poi si prosegue tutti insieme percorrendo il trail Opiche – Cineto – Pantano e da qui ai bikers è stata offerta la possibilità di scegliere se proseguire per un itinerario XC o Enduro.
I partecipanti al giro Enduro sono stati condotti su una lunga ed estenuante salita verso Saracinesco, per cimentarsi con il trail “La pantera del marchese” creato dal team Woodcutters.
La salita verso le Opiche trail è una comoda carrareccia, con pendenze mai estreme e fondo compatto, che attraversando Pian di Papa permette una dolce ascesa verso l’inizio della discesa.
La discesa delle Opiche è molto divertente e alla portata di tutti, con fondo senza particolari difficoltà, ottimo per prendere confidenza con le condizioni del terreno non proprio ottimali, molto polveroso a causa del periodo di siccità.
La discesa è spezzata da qualche rilancio, a tratti anche molto ripido, richiedendo l’uso di una rapportatura agile per riuscire ad affrontare i tratti in salita senza scendere dalla bici.
Il secondo trail, Cineto, è collegato alle Opiche da un brevissimo tratto pedalato e non sembra un trasferimento ma un continuo del precedente trail. Questo è un trail più tecnico, con rocce in curva e scalini naturali da saltare o copiare con attenzione.
Segue un breve trasferimento, prima su asfalto, poi su carrareccia lungo l’Aniene, e giungiamo al trail Pantano. Si tratta di un single track che costeggia in parte il fiume ed il bosco adiacente, con lunghi tratti in falso piano ed un paio di passaggi molto divertenti come il “Kamikaze”.
Lungo il sentiero ci siamo imbattuti in un reperto storico di grande importanza, i resti dell’acquedotto romano Anio Novus.
Questo acquedotto, con i suoi 86 Km di lunghezza, 73 dei quali sotterranei, era tra i più lunghi ed importanti dell’epoca romana. Il tratto più imponente è ancora oggi visibile nel Parco degli acquedotti, dove la struttura a doppio condotto sorretta da enormi arcate si staglia all’orizzonte, divenendo elemento di grande suggestione e di forte attrattiva turistica (Fonte)
Al termine del trail Pantano si raggiunge la strada che collega la Tiburtina con Sambuci e la via Empolitana, e da qui i bikers si dividono in due gruppi, svolta a destra per risalire verso il punto di partenza concludendo il giro, svolta a sinistra per salire verso Saracinesco e raggiungere l’inizio del trail la pantera del Marchese, realizzato dai Woodcutters .
La salita prevista è su asfalto, lunga ed interminabile mette alla prova anche i rider più allenati, soprattutto a causa del sole battente. Il fondo compatto, le numerose more e qualche tratto ombreggiato però, allietano un po’ la fatica e si procede senza intoppi…
Il mio gruppo però, per recuperare il ritardo causato da qualche foratura, viene indirizzato su una scorciatoia che taglia quasi perpendicolarmente il monte; una scelta rivelatasi davvero azzardata… Eravamo consapevoli che una scorciatoia, superando lo stesso dislivello su una distanza più breve, è per definizione più ripida, ed anche la guida ci aveva avvertiti, ma vi assicuro che di rampe così ripide non ne avevo mai viste!
Mi ritornava in mente la mulattiera per scalare il Montagnone ! Una salita lunga e sfiancante, con pendenze mai sotto il 20% e tratti prossimi al 30%, tanto da far pensare ad una vera e propria scalata, come dimostra questa foto 😂😂😂
Forza e coraggio, la meta è vicina…
Un ultimo breve tratto di asfalto ci conduce a Saracinesco, e giunti in paese l’apparizione di una fontana ci sembra quasi un miraggio e un distributore dell’ACEA, con acqua fresca gratuita liscia e frizzante, una vera oasi ai nostri occhi!!!
Da programma ci sarebbe da salire ancora un po’, ma il gruppo è stremato e decidiamo di prendere un’altra scorciatoia, questa volta in discesa, che intercetta il trail a poche centinaia di metri dall’imbocco.
Pronti, via… Primo tratto di discesa su brecciata che taglia il fianco del monte fino a raggiungere il vero e proprio single track con chiara connotazione Enduro. Curve tecniche in successione, qualche rock-garden e ripidi, il terreno smosso ci segnala che i trail builders ci stanno ancora lavorando e l’assenza di pioggia da mesi rende il terreno particolarmente polveroso e l’aderenza al suolo assai scarsa. Si continua con un piccolo rilancio per imboccare l’ultimo tratto del trail, ed il fondo diventa ancora più ostile, disseminato di roccia fissa da affrontare guardando lontano per definire con buon anticipo la traiettoria.
Il trail termina a Sambuci, ora ci aspetta una lunga discesa su asfalto fino alla strada che porta a Vicovaro, poi l’ultima dura salita per tornare a Mandela… Il gruppo è stremato, quando all’improvviso arriva er Braciola, che facendo su e giù con la sua auto ci mette a tavola insieme al resto del gruppo.
Il pranzo
Finalmente la sofferenza è finita e ci possiamo cimentare con la prova finale, l’ottimo pranzo preparato dal Nino’s Pub. Amatriciana, arrabbiata, salsicce e fagioli, un ottima crostata e i dolci preparati da moglie e compagne degli Stonati, coinvolte anche loro nel servizio delle portate e nell’organizzazione logistica dell’evento.
Il pezzo forte però è stato il cocomero fresco… L’apparizione di quelle fette freschissime ha prodotto un vero e proprio assalto al buffet ! Una prelibatezza senza pari in un caldo pomeriggio di fine estate.
Terzo raduno Stonati, un’altra giornata in compagnia, amicizia e divertimento in perfetto stile Stonato e come recita il loro grido di battaglia…
Go Stonati Gooooo !!!