giovedì, Novembre 21, 2024

L’itinerario restituisce una immagine inedita e assai suggestiva dei luoghi e delle genti che in epoche remote popolavano i primi rilievi montuosi della Sabina. Conduce alla scoperta di una storia minore, che spesso si intreccia con quella di Roma, la Città Eterna, la capitale del mondo antico e della cristianità, ma che in alcune fasi assunse dignità autonoma, affermando una nuova strutturazione multipolare del territorio, nella quale i borghi arroccati dell’entroterra collinare divennero importanti centri di potere.

Percorrendo in bici antichi tracciati viari, completamente immersi in una natura rigogliosa e incontaminata, visiteremo i resti di tre piccole città fortificate incastonate in un paesaggio di grande impatto emotivo. Un viaggio tra storia e natura che tuttavia non sacrifica il piacere della guida in fuoristrada, offrendo numerose occasioni per cimentarsi con passaggi tecnici più impegnativo e lunghe discese su fondo mediamente smosso.   

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Cenni storici

Per effetto del progressivo sfaldamento dell’Impero Carolingio e le frequenti incursioni arabe e saracene nei centri costieri, tra il IX e X secolo personalità del mondo ecclesiastico e signori locali avviarono un radicale processo di riorganizzazione politica ed economica dei territori, usurpando le prerogative del potere regio e feudale, per affermare nuove signorie territoriali (dominatus loci), nelle quali il castello diveniva il centro di potere ed elemento di difesa e aggregazione di piccole comunità agricole ad elevato livello di autonomia. 

E’ la fase dell’Incastellamento, termine che deriva dal latino castellum o castrum, ad indicare un accampamento militare temporaneo, ma che nel Medioevo assunse carattere permanente, dando origine a piccoli nuclei fortificati eretti dal signore locale (il dominus o castellano), per proteggere e delimitare i propri possedimenti.

Tra il IX ed il X secolo si consolidò e si diffuse un modello organizzativo comunemente denominato signoria di banno da bannalità che erano le prestazioni che il castellano imponeva ai contadini delle sue terre. Forte del potere militare, il signore si impose come autorità di comando, esercitando il potere di “obbligare, vietare, giudicare e punire“. 

I nuovi nuclei insediativi venivano realizzati in posizione dominante e ben difendibile, spesso intervenendo su edifici preesistenti per dotarli di cinta muraria e torri di difesa. Al suo interno la struttura era composta da una pars dominica, nella quale viveva il signore, e dalla pars massaricia, nella quale vivevano e lavoravano le famiglie contadine, assegnatarie dei poderi (mansi).

Questo giro conduce all’esplorazione di alcune delle più suggestive testimonianze di un mondo ormai scomparso, tre magnifiche città ormai da secoli disabitate, nelle quali però l’occhio attento dell’appassionato riesce ancora oggi ad identificare le tracce e l’organizzazione della vita di un tempo.

Alcune informazioni sulle tappe del percorso

Stazzano Vecchio

Straordinario esempio di borgo rurale fortificato, antica stazione di sosta e cambio cavalli su una importante direttrice di accesso alla valle del Tevere dai monti Lucretili, crocevia tra la Maremmana Inferiore e… Continua

Montefalco

Tracce di strutture arcaiche testimoniano più antiche origini, ma è certo che il sito acquisì una valenza strategica nella fase dell'incastellamento medievale, quando i potentati locali si organizzarono autonomamente per garantire la… Continua

Castiglione di Palombara

Probabilmente l'impianto attuale fu realizzato tra la fine dell''800 e l'inizio del 900 d.C. ma la presenza nelle murature di materiale di recupero di epoca romana lascia supporre che il Castrunm sia… Continua

Conoscenza del territorio e dei sapori locali

Non un semplice giro in bici, questa è una esperienza a tutto campo, in grado di coniugare il divertimento della guida in fuoristrada, al piacere di una completa immersione in paesaggi incantati sospesi nel tempo e l’approdo ideale per completare un percorso di conoscenza intima del territorio sabino non può che essere una tavola imbandita in maniera appropriata. Per questo abbiamo scelto una locanda dove poter gustare piatti tradizionali preparati con prodotti locali selezionati da chi ha fatto della qualità e della genuinità una ragione di vita.    

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Guarda l’evento (7 luglio 2016)

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