Escursione sui primi contrafforti montuosi dei Lucretili, alla scoperta di siti archeologici suggestivi e poco conosciuti: le rovine del Castiglione di Palombara e l’antico borgo rurale di Stazzano Vecchia.
Il percorso ha una lunghezza di circa 30 Km con poco meno di 600 metri di dislivello cumulato, ma la salita più dura è in gran parte su asfalto, tranne il tratto finale, un po’ più accidentato, ed un passaggio non pedalabile che è necessario superare a spinta.
Un giro fattibile anche per i biker non troppo allenati ma che comunque richiede una buona capacità tecnica ed esperienza di guida su sterrato sassoso e con frequenti crepacci causati dall’erosione meteorica.
il percorso proposto
Partenza dal belvedere di Cretone alle 9:00 e attraversando splendidi tratti di campagna sabina, il percorso giunge al borgo disabitato di Stazzano vecchia, straordinario esempio di borgo rurale fortificato, antica stazione di sosta e cambio cavalli su una delle più frequentate direttrici di accesso alla valle del Tevere dai monti della sabina. Il borgo fu abbandonato all’inizio del ‘900 a seguito di un violento terremoto ma sono ancora chiaramente visibili le mura delle abitazioni civili, le rovine del Castello Savelli e i resti dell’antica chiesa di San Giovanni Evangelista.
schema distributivo Castiglione di Palombara
Il percorso prosegue in direzione di Stazzano Nuova, e dopo aver fatto rifornimento al fontanile del paese, punta verso i primi rilievi montuosi dei Lucretili, attraverso i boschi della riserva naturale, per scalare il monte le Carboniere. Si percorre una ripida ma breve salita, che nel tratto finale diviene percorribile solo a piedi, giungendo nei pressi di un castagno secolare, imponente e silenzioso testimone degli ultimi quattrocento anni di storia di queste montagne. Il cammino prosegue su una lunga e accidentata discesa che conduce fino sotto le rovine del Castiglione che sovrasta Palombara.
Qui una sosta è d’obbligo, per ammirare i resti delle poderose mura di fortificazione, le rovine della rocca e del borgo medievale e godere della splendida vista sulla pianura sabina.
le rovine di Stazzano vecchia
Il rientro è divertente, una interminabile discesa su strada bianca che serpeggiando tra frutteti, vigneti ed uliveti, conduce fin sotto Cretone, una breve ma intensa salita (in pochi resteranno in sella) conduce nuovamente al punto di partenza.